La Biblioteca Provinciale si apre al Quartiere
Mercoledi 28 settembre alle 16,30 la Biblioteca Provinciale si apre al quartiere e in collaborazione col CPT5 organizza un pomeriggio di ascolto e di relazione. Obiettivo spiegare ai cittadini che vivono nel quartiere che cosa la Biblioteca Provinciale può offrire loro e chiedere a chi interverrà che cosa vorrebbe trovare. Insomma sulla via dell'evoluzione della Biblioteca c'è un percorso di proposta e di ascolto, con la consapevolezza della complessità dell'evoluzione e della modestia delle risorse. Obiettivo invitare tutti gli interessati ad intervenire e a fare proposte, ma anche a dare una mano.
lunedì 26 settembre 2016
venerdì 23 settembre 2016
La Rete Archivistica presenta la mostra didattica itinerante dedicata alla "2 Guerra Mondiale e la Resistenza" e i servizi archivistici per le scuole per l'anno scolastico che è appena cominciato.
Ieri a Vicopisano, nel Palazzo dei Pretori, la Rete Archivistica ha presentato una nuova mostra itinerante sulla "2 Guerra Mondiale e la Resistenza in Provincia di Pisa". La mostra si rivolge in particolare alle classi della Scuola media e alle Superiori, alle quali offre una ricca ed efficace documentazione per comprendere, con l'intervento dell'insegnante, il complesso argomento della guerra e il fenomeno della Resistenza. Ad illustrare il progetto, nelle splendide stanze restaurate del Pretorio, dopo una introduzione del Sindaco di Vicopisano e della dr.ssa Morani, responsabile del settore cultura, sono state le parole esperte dell'archivista Filippo Mori che ha elaborato una parte dei pannelli (ed in particolare quelli dedicati a Vicopisano e Ponsacco) e di Andrea Brotini, della segreteria della Rete e archivista operativo su Pontedera, Calcinaia e San Giuliano. Tra i servizi archivistici che la Rete mette a disposizione delle scuole, oltre alla mostra inaugurata ieri, ci sono anche quella dedicata alla 1 Guerra Mondiale, una terza dedicata a Cavour e il Risorgimento ed una quarta che racconta, documenti alla mano, la biografia del presidente della Repubblica Giovanni Gronchi e la storia italiana del '900. Inoltre, come hanno potuto vedere gli insegnanti delle scuole di Vicopisano, Buti, Calcinaia e Calci che sono intervenuti ieri, varrebbe la pena di portare i ragazzi a visitare gli archivi storici per farli riflettere sull'importanza della conservazione della memoria e sul rapporto tra documenti e storia. Per maggiori informazioni e prenotazioni delle mostre, contattare la segreteria della Rete: 0587 299581 o mandare una mail a retearchivipisani@unione.valdera.pi.it
Ieri a Vicopisano, nel Palazzo dei Pretori, la Rete Archivistica ha presentato una nuova mostra itinerante sulla "2 Guerra Mondiale e la Resistenza in Provincia di Pisa". La mostra si rivolge in particolare alle classi della Scuola media e alle Superiori, alle quali offre una ricca ed efficace documentazione per comprendere, con l'intervento dell'insegnante, il complesso argomento della guerra e il fenomeno della Resistenza. Ad illustrare il progetto, nelle splendide stanze restaurate del Pretorio, dopo una introduzione del Sindaco di Vicopisano e della dr.ssa Morani, responsabile del settore cultura, sono state le parole esperte dell'archivista Filippo Mori che ha elaborato una parte dei pannelli (ed in particolare quelli dedicati a Vicopisano e Ponsacco) e di Andrea Brotini, della segreteria della Rete e archivista operativo su Pontedera, Calcinaia e San Giuliano. Tra i servizi archivistici che la Rete mette a disposizione delle scuole, oltre alla mostra inaugurata ieri, ci sono anche quella dedicata alla 1 Guerra Mondiale, una terza dedicata a Cavour e il Risorgimento ed una quarta che racconta, documenti alla mano, la biografia del presidente della Repubblica Giovanni Gronchi e la storia italiana del '900. Inoltre, come hanno potuto vedere gli insegnanti delle scuole di Vicopisano, Buti, Calcinaia e Calci che sono intervenuti ieri, varrebbe la pena di portare i ragazzi a visitare gli archivi storici per farli riflettere sull'importanza della conservazione della memoria e sul rapporto tra documenti e storia. Per maggiori informazioni e prenotazioni delle mostre, contattare la segreteria della Rete: 0587 299581 o mandare una mail a retearchivipisani@unione.valdera.pi.it
sabato 10 settembre 2016
Sull'orlo del precipizio
A chi vuole rafforzarsi nell'idea che il mondo sia ormai caduto nelle mani di pochi cattivi capitalisti suggerisco la lettura del lungo racconto di Antonio Manzini dal titolo "Sull'orlo del precipizio" (Sellerio 2015). Liberamente anticipando la vicenda della fusione Mondadori-Rizzoli, il testo è la dimostrazione di come sia più facile consolidare certe idee (e paure) che provare a capire i dettagli e magari fare davvero i conti col capitalismo (o con quello che è) e con la globalizzazione (qualunque cosa questo polipeggiante concetto significhi). Certo che nell'Italia di oggi si possa avere ancora timore di essere omogeneizzati dal Maligno non si può escludere. Che perfino le piccole eroiche case editrici, in Italia pare siano quasi 5.000, possano essere terrorizzate dal Maligno non si può escludere. Ma la sensazione che si stia lavorando solo un artificio retorico come direbbe il protagonista del racconto manziniano è forte. La fantafiction non può del tutto ignorare il presente se lavora sul presente e non proietta le cose nel futuro. Oggi, ora, ognuno può pubblicare se stesso (e tutto quello che diavolaccio pensa) su Internet e non c'è bischerata scritta quindi che non trovi il suo bravo editore o autoeditore (in versione cartacea o digitale che sia). Ok ok. Sono solo storie. Come le canzonette di Bennato. Dovrei ripetermelo più spesso.
A chi vuole rafforzarsi nell'idea che il mondo sia ormai caduto nelle mani di pochi cattivi capitalisti suggerisco la lettura del lungo racconto di Antonio Manzini dal titolo "Sull'orlo del precipizio" (Sellerio 2015). Liberamente anticipando la vicenda della fusione Mondadori-Rizzoli, il testo è la dimostrazione di come sia più facile consolidare certe idee (e paure) che provare a capire i dettagli e magari fare davvero i conti col capitalismo (o con quello che è) e con la globalizzazione (qualunque cosa questo polipeggiante concetto significhi). Certo che nell'Italia di oggi si possa avere ancora timore di essere omogeneizzati dal Maligno non si può escludere. Che perfino le piccole eroiche case editrici, in Italia pare siano quasi 5.000, possano essere terrorizzate dal Maligno non si può escludere. Ma la sensazione che si stia lavorando solo un artificio retorico come direbbe il protagonista del racconto manziniano è forte. La fantafiction non può del tutto ignorare il presente se lavora sul presente e non proietta le cose nel futuro. Oggi, ora, ognuno può pubblicare se stesso (e tutto quello che diavolaccio pensa) su Internet e non c'è bischerata scritta quindi che non trovi il suo bravo editore o autoeditore (in versione cartacea o digitale che sia). Ok ok. Sono solo storie. Come le canzonette di Bennato. Dovrei ripetermelo più spesso.
Una mostra al Museo Piaggio dedicata all'artista livornese ENRICO BACCI.
Ieri è stata inaugurata una mostra molto originale dedicata all'artista ENRICO BACCI. Un bel figurativo forte accompagnato da collage e altre soluzioni materiche. Vale la pena di vederla e di passare un po' di tempo davanti a queste opere. Alcune sono scanzonate ed irriverenti, altre sicuramente audaci, anche se ormai il concetto di audacia non è più quello di una volta. Altre riempiono di nostalgia, almeno i non più giovani (Bacci ha la mia stessa età). Altre opere infine hanno un piglio sonoro. Qualcuna ironicamente sguaiato. Ho scoperto dopo che BACCI è riuscito anche a conquistare il cuore di Obama, a cui ha venduto (almeno così ho letto in internet) un suo ritratto e che il regista cinematografico livornese Paolo Virzì tiene in casa diverse opere di BACCI (livornese pure lui). Ma siccome una mostra è un po' come un giallo e non si può raccontare nei dettagli (pena il venir meno dell'effetto sorpresa che è una componente fondamentale di qualunque percorso artistico), mi fermo e suggerisco agli amici di fare un salto al Museo Piaggio. Per gli orari... controllateli in internet.
Ieri è stata inaugurata una mostra molto originale dedicata all'artista ENRICO BACCI. Un bel figurativo forte accompagnato da collage e altre soluzioni materiche. Vale la pena di vederla e di passare un po' di tempo davanti a queste opere. Alcune sono scanzonate ed irriverenti, altre sicuramente audaci, anche se ormai il concetto di audacia non è più quello di una volta. Altre riempiono di nostalgia, almeno i non più giovani (Bacci ha la mia stessa età). Altre opere infine hanno un piglio sonoro. Qualcuna ironicamente sguaiato. Ho scoperto dopo che BACCI è riuscito anche a conquistare il cuore di Obama, a cui ha venduto (almeno così ho letto in internet) un suo ritratto e che il regista cinematografico livornese Paolo Virzì tiene in casa diverse opere di BACCI (livornese pure lui). Ma siccome una mostra è un po' come un giallo e non si può raccontare nei dettagli (pena il venir meno dell'effetto sorpresa che è una componente fondamentale di qualunque percorso artistico), mi fermo e suggerisco agli amici di fare un salto al Museo Piaggio. Per gli orari... controllateli in internet.
domenica 4 settembre 2016
ERBA VOLANT
"Erba volant" di Renato Bruni dovrebbe diventare un best seller. Nel paese dei pollici verdi, dove si pubblicano diverse riviste su piante, fiori e giardini, il testo di Bruni (è associato di Botanica/Biologia farmaceutica all'Università di Parma) contiene un'opera di quelle che aprono la mente e che fanno persino sognare. Il sottotitolo "Imparare l'innovazione dalle piante" (Codice Edizioni, 2015) spiega il taglio del testo che è divulgativo e a tratti accattivante. Ora non voglio dire che si legga proprio come un romanzo ma l'idea che molte delle scoperte e delle innovazioni di cui abbiamo bisogno per migliorare la qualità della nostra vita ce le possano "regalare" le piante che le hanno già elaborate nel corso di milioni di anni per garantirsi la sopravvivenza nelle situazioni più difficili del pianeta, porta con sè una quantità di ministorie e di racconti che impressiona e stupisce. Ma, ripeto, non è un testo per esperti. Semmai per curiosi che intendano capire quanta saggezza e quanta cultura la natura ha darwinianamente elaborato e può donarci se solo ci prendiamo la briga di studiarla con attenzione e di amarla. Nella Rete Bibliolandia c'è solo una copia di questo testo. Stamani la restituisco alla Biblio Gronchi ed essendo già prenotata da una persona per un mese non potrà essere preesa in prestito da altri. Ma potrà essere prenotato. Questo sì. Vediamo dunque se Erba Volant raggiungerà le 50 prenotazioni standard di un testo di Malvaldi o quelle della Agnello Hornby. Temo di no. Ed è un peccato che la scienza, anche quando assume vesti divulgative come queste, non trovi moltissimi lettori. Non so se in questa scarsa lettura di libri di divulgazione scientifica ci sia anche la responsabilità di noi bibliotecari prevalentemente umanisti e romanzofili. Ma, per quanto possa valere la mia parola, confermo che "Erba volant" è un bel romanzo scientifico sulla natura e sulla sapienza che piante e alberi contengono dentro di sè e sono disposti a regalarci, se solo siamo disposti ad occuparci della cosa. Aggiungo, arditamente, che solo quando anche in Italia cominceremo ad occuparci con maggiore attenzione di queste cose faremo davvero un bel passo in avanti. E infine concludo sottolineando che l'unico handicap del libro è la bibliografia: tutta rigorosamente in inglese. Ma rassicuro subito che si trova alla fine del testo il quale, confermo, è scritto in un italiano piano e godibilissimo.
sabato 3 settembre 2016
La Biblioteca Provinciale e i suoi servizi nel mese di agosto 2016
Ecco le statistiche sull'apertura della Biblioteca Provinciale di Pisa nel mese di agosto 2016. In sostanza non solo la biblioteca non ha chiuso (anche se ha ridotto l'orario di apertura), ma ha continuato a funzionare e ad erogare servizi.
In particolare è stato garantito l'uso del lettore per i microfilm che ogni giorno è stato utilizzato o da una o due persone.
Attivo anche il servizio di accesso alle riviste e ai periodici, al prestito librario. Stessa cosa per l'accesso ad internet e l'informazione per telefono e la lettura dei quotidiani in sede. Ah, dimenticavo: ha funzionato anche la macchinetta del caffè.
Operatori professionali e amici della Rete Bibliolandia hanno garantito tutto questo.
Di seguito una tabellina riassuntiva e qualche foto.
In particolare è stato garantito l'uso del lettore per i microfilm che ogni giorno è stato utilizzato o da una o due persone.
Attivo anche il servizio di accesso alle riviste e ai periodici, al prestito librario. Stessa cosa per l'accesso ad internet e l'informazione per telefono e la lettura dei quotidiani in sede. Ah, dimenticavo: ha funzionato anche la macchinetta del caffè.
Operatori professionali e amici della Rete Bibliolandia hanno garantito tutto questo.
Di seguito una tabellina riassuntiva e qualche foto.
giovedì 1 settembre 2016
Le biblioteche non sono più quelle di una volta
La Biblio Gronchi di Pontedera ha visto in agosto circa 16.000 ingressi di utenti e ha effettuato circa 5.000 prestiti di libri e materiali documentari affini. Il servizio è rimasto sempre aperto, a parte il giorno di ferragosto, e anche di sabato sono sempre circolati molti lettori, studenti, curiosi, persone che venivano anche solo a chiedere un'informazione sulla città e i suoi musei o a leggere un giornale, una rivista, un libro, a navigare in internet o a prendere un caffè alla macchinetta. L'impianto di condizionamento ha funzionato abbastanza bene e la biblioteca ha risposto quasi al meglio delle sue capacità, come sembrano testimoniare le schede di rilevazione del grado di soddisfazione degli utenti, i cui risultati complessivi saranno resi noti a metà settembre.
La Biblio Gronchi di Pontedera ha visto in agosto circa 16.000 ingressi di utenti e ha effettuato circa 5.000 prestiti di libri e materiali documentari affini. Il servizio è rimasto sempre aperto, a parte il giorno di ferragosto, e anche di sabato sono sempre circolati molti lettori, studenti, curiosi, persone che venivano anche solo a chiedere un'informazione sulla città e i suoi musei o a leggere un giornale, una rivista, un libro, a navigare in internet o a prendere un caffè alla macchinetta. L'impianto di condizionamento ha funzionato abbastanza bene e la biblioteca ha risposto quasi al meglio delle sue capacità, come sembrano testimoniare le schede di rilevazione del grado di soddisfazione degli utenti, i cui risultati complessivi saranno resi noti a metà settembre.
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