lunedì 11 settembre 2017

Valdo Spini e la buona politica

E' stato un piacere, presso la Biblioteca Gronchi, stasera ascoltare per un paio di ore le osservazioni politiche di Valdo Spini sulla politica italiana passata e conoscere le sue idee sugli orizzonti politici attuali.
Due ore che sono volate via in fretta, perché tra l'altre cose l'on. socialista Valdo Spini ci ha dato una dimostrazione di cosa vuol dire stare in pubblico e parlare alla gente in maniera colloquiale (oggi si direbbe social), ma allo stesso tempo spiegando cose complesse, come era e come ancora è lo scenario politico di questo intricato Paese che si chiama Italia.
Certo ad avvantaggiarlo c'era il fatto che la platea era costituita da persone di una certa età e perfettamente in grado di comprendere le vicende che raccontava. Così come lo ha aiutato molto che si trovasse di fronte a molti amici e compagni, in larga misura di origine e di militanza socialista.
A parte i gustosi aneddoti su Craxi e Pertini che ci ha gentilmente regalato, tra l'altro cercando anche di imitare il tono di voce dei due protagonisti, Valdo Spini non si è nascosto le molte complessità del presente, ma ha mostrato anche una buona e dichiarata dose di ottimismo.
In particolare quando ha detto che vede in declino il fenomeno dei populismi (almeno in Europa), che crede che il sogno europeo riprenderà vigore e che il "socialismo" (alla Corbyn o alla Sanders) potrà avere un futuro.
Confesso che non sono così ottimista come Spini, ma mi piacerebbe che le cose che ha detto si avverassero.


Valdo Spini parla. A finco Luca Cherici e Matteo Franconi



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