martedì 13 marzo 2018

Breve riflessione sul risultato elettorale e sulle prospettive che apre

I grandi numeri del voto degli italiani del 4 marzo 2018 erano largamente prevedibili. Un ritorno della coalizione di CDX (centro destra), questa volta a trazione leghista, un ulteriore avanzata dei 5 stelle ma senza superare il CDX, un CSX (centro sinistra) sconfitto, ma più che altro diviso e senza alleati nè a sinistra nè al centro. Infine una sinistra corbyniana che in Italy si ferma a 3 / 4 %, forse perché come sostiene D'Alema i corbyniani in Italy hanno votato Di Maio. Una destra estrema con numeri da zero virgola.
Con la nostra Costituzione (che molti dicono essere la più bella del mondo) e con questa legge elettorale, i voti degli elettori dovranno ora tradursi in una maggioranza parlamentare. La faccenda temo che non sarà semplice  e che serviranno trattative e negoziati.
Confesso candidamente che in una situazione del genere non ho suggerimenti politici da dare ai miei amici del CSX. Però gli chiedo di muoversi tenendo fermi alcuni elementi.
Europa first. Europa contiene il sogno di una cittadinanza negoziata universale, collegato all'idea di una giustizia universale. Certo ci vuole rispetto anche per le piccole e grandi patrie, ma sopratutto occorre consapevolezza di una cittadinanza planetaria, animata da un'uguaglianza che tenga conto del merito, un'uguaglianza che aiuti tutti ad aiutarsi, e che vada al di là di classi e nazioni.
Dobbiamo guadagnarci il pane col nostro lavoro. E dobbiamo mantenere una visione produttivista della società. No ad uno Stato assistenzialista. Dobbiamo aiutare tutti, ma insegnando alle persone a pescare e affittandogli canne da pesca, non regalandogli pesci.
Accoglienza. Dobbiamo essere una comunita' larga, accogliente, antirazzista, e che integra tutti nel sogno di una cittadinanza universale. Ma che sa chiedere partecipazione e collaborazione, lavoro e disponibilità, a chi viene in Italia e in Europa.
Democrazia e partecipazione. Pieno rispetto delle regole della democrazia e buon livello di partecipazione alla cosa pubblica. Inclusa la forma partito. No a partiti personali o con forme di trasparenza discutibili.
Parità tra uomini e donne.
Valorizzazione e rispetto delle libertà individuali e collettive e accettazione delle diversità.


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