domenica 26 agosto 2018

Salvini ha perso il braccio di ferro sulla Diciotti e i suoi profughi. Meno male.
L'europa, la magistratura italiana e i vescovi pure italiani lo hanno contretto a darsi una calmata e sono riusciti a convincerlo che lui è il ministro dell'interno ma non è ancora Dio.
Salvini ci ha messo un po' a capire la cosa perché in lui l'azione precede sempre il pensiero. È la sua natura. Il guaio è che a volte il pensiero di Salvini vista l'azione che l'ha preceduto rifiuta di presentarsi perché poi è costretto a sparare balle. Balle come quella sui vescovi italiani che farebbero parte del terzo paese straniero che ha aiutato il povero Salvini a trovare una collocazione provvisoria ad un centinaio di migranti.
Che sia questo il sesto mistero di Fatima?
Forse Di Maio potrebbe chiederlo a Rousseau?


martedì 14 agosto 2018

Presidiare facebook o no?
Ma i politici e le persone interessate alla politica e al vivere civile debbono presidiare facebook e ascoltare gli umori che lì si esprimono o possono ignorarlo?
Se, come avrebbe sentenziato Heidegger, l'importante è esserci, allora Facebook va presidiato e ascoltato. È uno specchio deformante e solo un mezzo oracolo della verità, ma racconta comunque cose interessanti del mondo vicino e lontano che ci circonda.
Solo che il presidio di fb va organizzato con lo spirito giusto e con la giusta misura. Intanto occorre sapere che fb assomiglia molto ad uno stadio di calcio o ad un bar e molto meno ad un'assemblea pubblica.
E chi abbia frequentato, per età e per genere, un pò stadi e bar (e anche assemblee pubbliche) sa quali tipologie di voci e di idee vi si esprimano. Per non parlare dei toni.
Come lo stadio, fb è essenzialmente un grande sfogatoio di malumori, oltre che una debordante vetrina per narcisisti (e narcisisti per natura lo siamo un pò  tutti) e uno spazio per fare pubblicità e propaganda. Per altro fb è gratuito e questo garantisce uno strillo, un bercio o un urlo proprio a tutti.
Ed è  bene che tutti possano strillare pubblicamente e gratuitamente. Così mostrano, almeno in parte, chi sono e cosa valgono, a chi sappia decifrare i loro berci.
Ovviamente su fb si ascoltano anche frasi sensate e intelligenti. Garantisco che anche allo stadio e al bar era e forse ancora  è  così.
Ma nella realtà è sempre così. Stupidità, volgarità, sensibilità e intelligenza si mescolano. Vale anche per lo stadio e per fb.
Ciò che non si può avere è che i sensibili ed intelligenti ammansiscano negli stadi gli stupidi e i volgari e li costringano a ragionare e a non strillare. Accade semmai il contrario, ovvero che sensibili e gli intelligenti una volta entrati negli stadi regrediscano e si mettano a urlare anche loro perdendo un po' di dignità. La follia, lo notava già Erasmo, è molto più coinvolgente e più potente della ragionevolezza.
Aggiungo che gli intelligenti ed i sensibili che coltivassero la pretesa di far ragionare con obiettività le persone che si trovano negli stadi o su fb si mostrerebbero  un pò sciocchi e patetici.
Tuttavia provarci potrebbe non essere solo tempo sprecato. Basta non aspettarsi troppo da questo esercizio spirituale.

sabato 11 agosto 2018

Non sono i popoli ad essere populisti, ma alcune élite ad essere demagogiche, arroganti, autoritarie, razziste e nazionaliste

Mi sono persuaso che siano le élite o una parte di loro, incluse quelle che gestiscono, a vari livelli, le informazioni e la politica, a coltivare e diffondere sentimenti negativi, aggressivi ed egoisti.
Certo una parte del popolo poi si appropria dei cattivi sentimenti e li sviluppa perché i sentimenti negativi sono come virus e batteri e si annidano dentro ognuno di noi e se non curati possono crescere, moltiplicarsi e alla fine divorarci.
Ma certi virus razzisti o xenofobi possono essere tenuti sotto controllo. Ci si può addirittura vaccinare per evitare la proliferazione e il contagio delle cattive idee. Si possono organizzare presidi contro il proliferare di idee balorde e pericolose. Ad es. : le istituzioni europee per 70 anni sono state un vaccino potentissimo contro i nazionalismi e le arroganze imperiali nonché  il razzismo e il fanatismo, tutte idee "assassine" che nei primi quaranta anni del '900 avevano mandato al macello, in due guerre catastrofiche, milioni di giovani e di persone di tutte le età.
E tuttavia in barba agli insegnamenti della storia e della memoria una parte delle élite, inclusi molti politici e giornalisti, stanno lavorando contro le istituzioni europee e contro altri presidi sanitari, come le istituzioni democratiche. Una follia.
Perchè  lo fanno? Per prendere voti e potere nei loro piccoli stati, fregandosene del fatto che per ottenere questo scopo utilizzino idee pericolosissime e seminino zizzania tra la gente e tra gli stati. Di solito chi maneggia idee assassine ne minimizza sempre la portata o sostiene che è il popolo le vuole. E queste elite demagogiche sostengono appunto di agire per il bene e in nome del popolo. Ma anche i nazisti usavano la parola popolo e perfino il termine socialismo per giustificare le loro peggiori atrocità razziste.
Purtroppo il ritorno di idee "assassine" potrebbe provocare grandi guai, perfino far scoppiare guerre o produrre disastri che sarà come sempre il popolo a pagare.
Per questo occorre rispondere alle élite di untori che favoriscono la crescita dei virus nazionalisti e razzisti e trovare una profilassi per arginare questi malanni, chiamando a raccolta tutti gli anticorpi. L'epidemia potrebbe diventare grave e contagiosa.
Serve un fronte comune di tutti coloro che credono nell'altruismo e non nell'egoismo, nell'accoglienza e non nei respingimenti, nell'Europa e non nel nazionalismo, nella democrazia parlamentare e non nei siti web, nella solidarietà attiva e nella collaborazione e non nel risentimento sospettoso.
Serve un insieme politico plurale che al di là delle specifiche differenze faccia argine alle forze pericolose che potrebbero disgregare gli assetti democratici e il fragile ordine europeo.