sabato 25 febbraio 2017

Quando Pontedera era una Podesteria
Partecipatissima presentazione del libro sul Pretorio di Pontedera. Chiesa vecchia gremita per un evento sfarzoso e denso di contenuti, con una quantità di inedite leccornie archivistiche che l'indigestione è assicurata. Michele Quirici, anima, cervello e uomo di fatica della Tagete edizioni, ha raccontato colla bravura di un Pippo Baudo i momenti salienti della ricerca storica che ha portato alla cottura del volume, intervallando i suoi interventi con quelli dei curatori delle varie sezioni dell'Opera. Opera che, a sfogliarla (perché per leggerla tutta mi ci vorrà un po' di tempo), appare davvero sontuosa. Gustoso e godibile è il saggio di Alessandro Lo Bartolo su Pontedera e il Pretorio tra Medioevo ed età moderna, con la strepitosa chicca del contratto notarile sulla compravendita del palazzo di fine '300. Di grande spessore e architrave del volume appare la ricerca di Christian Ristori sulla storia del Palazzo (e della città) tra 1600 e 1700. E il corteo dei documenti allegati e delle trascrizioni arricchisce ancora di più il saggio di Ristori e fa del volume una cosa davvero preziosa ed identitaria per la città. I testi finali di Michele Quirici, Valentina Filidei e Michela Vivaldi raccontano poi di un palazzo che attraversa i secoli XIX e XX continuamente adattandosi alle mutevoli circostanze amministrative, giudiziarie e politiche. Credo che Michele & Valentina ed il team di ricercatori e studiosi che è stato messo insieme per produrre questa pubblicazione meritino un applauso oltre che un ringraziamento da parte della comunità dei pontederesi. Ma soprattutto spero (anche per Michele e Valentina) che il volume circoli, che venga comprato, sfogliato e, ancor di più, letto. Ne vale sicuramente la pena.



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