domenica 12 gennaio 2020

Il cervello del pollo / Sergio Matteoli,

Il cervello del pollo / Sergio Matteoli, Cavinato Editore International, 2019, 20€

E' uscito nel 2019 il primo romanzo di Sergio Matteoli, un amico d'infanzia e della prima giovinezza. Ho letto il libro in tre o quattro volte, soprattutto di sera. Ed è stata una lettura particolare. Per conoscenza e per sedimentato personale. Difficile infatti leggere il testo di un amico separando la lettura dal giudizio che ci si è costruiti della persona nel corso degli anni. Troppi echi si rincorrono nella memoria.
La storia che ha messo in piedi il Matteoli è quella di un professore che avrebbe voluto fare un attentato ad un leader politico italiano giudicato pericolosamente antidemocratico e che invece finisce per essere vittima di un complotto ordito ai suoi danni. Il povero professore si trasforma improvvisamente in vittima, la quale però, usando il suo cervello (che evidentemente non è da pollo) e le sue amicizie (quelle più "criminali") cerca di uscire fuori dalla situazione in cui si è cacciato........... in una maniera che ovviamente non svelerò. Dentro questo percorso narrativo, a cui non manca anche una inevitabile componente romantico/sentimentale, il Matteoli snocciola la sua filosofia di vita e le sue idee morali e politiche. Il testo, arricchito da brani di canzoni soprattutto di Fabrizio De André, in particolare tratte dall'album "Storia di un impiegato", gli serve per fare sostanzialmente quello che fa con gli amici e recentemente anche su facebook: il moralista e il commentatore politico.
La storia non mi risulta che sia autobiografica, ma l'Autore ha vissuto e raccontato agli amici molte vicende avventurose che non è possibile dire se non ci siano stati episodi che possano aver se non altro ispirato un meccanismo ed un intreccio come quello congegnato nel romanzo.
Di sicuro nell'anarchico professore al centro degli eventi si riconoscono molti dei tratti del carattere, degli atteggiamenti e dell'ironia (con annessa autoironia) del toscanissimo Autore. Pietro Maltinti insomma assomiglia parecchio al suo creatore. Come è inevitabile che sia. Perchè (come dice Duccio Demetrio) la scrittura è prima di tutto una inevitabile rivelazione del proprio sè e per questo è terapeutica innanzitutto per se stessi e poi, si spera, anche per i lettori. Lettori che gli auguro di avere numerosi.
Confesso (e chiudo) che dal Matteoli giramondo (perchè per me Sergio è "il Matteoli" con tanto di articolo) mi aspettavo qualcosa di avventuroso su scala planetaria, magari legato al suo mestiere di geologo o alla sua passione per la speleologia. Ma penso che non ci sarà da aspettare molto.
Il libro si trova on line e in libreria.

Nessun commento:

Posta un commento