In un post di ieri, il nostro poetico sindaco se la canta e se la suona per giustificare la improvvisa chiusura di Biblio Gronchi da lui decisa a inizio agosto come se si fosse trattato di una EMERGENZA. E tra che c’è si autoloda per la geniale soluzione trovata per riaprire la Biblio, lasciando intendere di aver combattuto contro il minotauro della BUROCRAZIA in una impresa titanica che forse, dopo 5 mesi porterà davvero alla riapertura della struttura prima di Natale. Questi i suoi FATTI. E soprattutto la sua NARRAZIONE.
Ma io sono andato a vedere gli ATTI in Comune e dopo 40 giorni di attesa me li hanno fatti solo sbirciare su un computer. Tuttavia, anche così, si è trattato di una sbirciatina istruttiva.
E cosa dicono gli ATTI?
Smontano la poetica narrazione del Sindaco, EMERGENZA inclusa.
In che senso? Nel senso che l’Amministrazione, che ovviamente già sapeva dello stato di degrado dei pilastri e delle coperture dei parcheggi che circondano la Biblio (e di sicuro lo sapeva il sindaco in qualità di ex assessore ai LLPP nel quinquennio 2014-2019), ha chiesto nel 2019 uno studio serio alla facoltà di ingegneria di Pisa sulle strutture visibilmente ammalorate dei parcheggi.
E Ingegneria uno studio scientificamente serio e corposo gliel’ha fornito al Comune di Pontedera.
Quando? Nel novembre del 2020. NOVEMBRE 2020. E che diceva lo studio? Confermava che dal punto di vista statico pilastri e coperture (con alcune travi spezzate che circondavano la biblioteca) erano proprio messi male. Anche perché su quelle travi e coperture NON ERA STATA FATTA MAI MANUTENZIONE SERIA e in più erano stati aggiunti PANNELLI SOLARI che avevano aggravato dal punto di vista statico la sicurezza di pilastri e coperture, lasciati notoriamente scoperti e alle intemperie.
Sempre gli ATTI raccontano che Ingegneria di Pisa ha mandato due rapporti di aggiornamento: uno a marzo e uno a dicembre 2021, sempre sullo stato di pilastri, travi e coperture. E che dicevano questi aggiornamenti? Una cosa largamente prevedibile, ovvero che il degrado delle strutture peggiorava continuamente rispetto al report base del 2020. Tutte cose che a dire il vero si vedevano anche a occhio, visto l’incremento della caduta di calcinacci sulle macchine sotto le coperture dei parcheggi.
Ma se il Sindaco sapeva tutto scientificamente dal novembre del 2020 si può parlare ad agosto 2022 di EMERGENZA? Direi proprio di no.
Anche perchè la relazione dell'Arch. Fantozzi (dirigente al Patrimonio del Comune di Pontedera) che è dell'agosto del 2022 riprende le conclusioni dei 3 report di Ingegneria per suggerire al Sindaco di fare l'Ordinanza del chiudiamo tutto di agosto.
In verità gli ATTI, che l'Amministrazione non ha voluto rendere pubblicii (e si capisce perchè) ci dicono che dalla fine del 2020 l’Amm. Comunale sapeva scientificamente delle criticità dei parcheggi e dalla fine del 2021 sapeva che le criticità aumentavano.
DOMANDA POETICA: perché l’Amministrazione almeno alla fine del 2021 (ma avrebbe potuto farlo già dalla fine del 2020) non ha chiamato SIAT e non ha predisposto tecnicamente l’attuale situazione per garantire la continuità del servizio bibliotecario? Se lo avesse fatto magari ad agosto 2022 la biblioteca sarebbe stata chiusa per un mese per montare il ponteggio, ma a settembre sarebbe stata di nuovo regolarmente aperta. Invece ci sono voluti fino ad ora 5 mesi di chiusura per gestire la situazione ed in un periodo in cui gli studenti tanti amati, a parole, dal sindaco hanno dovuto fare la valigia e andare a studiare altrove.
Ultima riflessione sempre sugli ATTI.
Ma rispetto ai pilastri ammalorati ed insicuri dei 2 parcheggi ad est e a ovest di Biblio Gronchi questa Amministrazione cosa diavolo vuole fare?
Li restaura o li butta giù?
A questa domanda è evidente che la Giunta Millozzi (con Franconi come assessore ai LLPP) aveva risposto nei FATTI: “per ora li tengo così, non ci faccio nulla e ci metto sopra perfino i pannelli solari”.
Ma ora la giunta FRANCONI cosa pensa di fare?
Tiene Biblio Gronchi nella giungla di pali che ha montato? Tiene i parcheggi chiusi? E va a proporsi come candidata a Città Italiana della Cultura per il 2025 con una simile soluzione raffazzonata nella strada in cui si affacciano alcune delle eccellenze internazionali di Pontedera come il Museo Piaggio e l'Istituto di Biorobotica e, in prospettiva, l'Atelier della Robotica? Mah!
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