Vincenzo Ceccanti
Un artista “liberty”
nato e cresciuto a Pontedera (1871-1916)
Pontedera città d'arte e
anche di artisti. Tra questi una ricerca del prof. Renato Conti di
Boario Terme ha fatto riemergere una personalità sconosciuta al
grande pubblico, un talento eclettico, il quale ha dato vita a una
serie di opere d'arte espresse in vetrate all'interno di chiese (a
Ponsacco e Pontedera nel Duomo), in manifesti pubblicitari, in
etichette e affiche per prodotti industriali, in cartoline
celebrative e commemorative.
Una vita breve, ma
certamente intensa quella di Vincenzo Ceccanti, pontederese che negli
anni '80 e '90 del XIX secolo frequentò l'Accademia delle Belle Arti
di Firenze e lavorò fino alle soglie della prima guerra mondiale per
diversi committenti: da quelli religiosi (e nel Duomo di Ponsacco si
possono ancora osservare alcune sue vetrate) a quelli dell'industria,
fino agli stabilimenti termali e alle occasioni celebrative
istituzionali,
Di Vincenzo Ceccanti, che
sicuramente, dopo Andrea da Pontedera è il più importante artista
che qui ha avuto i natali, restano molti splendidi manifesti dei
primi anni del '900, tra cui quelli delle Terme di Boario, della
Barilla e della Buton. Nonchè molte cartoline. Interessanti da tanti
punti di vista. Ma soprattutto per la loro straordinaria qualità
comucativa e artistica che solo apparentemente può apparire
dissonante rispetto alla modestia dell'oggetto. Il tratto inciso con
previsione, l'abbondabza dei dettagli, la forza dei colori e delle
tonalità, la capacità di comunicare sentimenti ed emozioni emergono
infatti in tutti i manufatti di Ceccanti, piccoli o grandi disegni
che siano, segnalando un'abilità ed una facilità espressiva che
sicuramente i suoi committenti dovettero apprezzare. E con loro il
grande pubblico, anche se quest'ultimo ignorò probabilmente il nome
dell'artista che tanto li colpiva con la sua comunicazione
pubblicitaria.
Del resto che prima o poi a
Pontedera emergesse un artista sensibile ai temi della comunicazione
commerciale e industiale non può certo meravigliare; e che questo
artista, Vicenzo Ceccanti, sia maturato proprio negli anni del
decollo industriale di Pontedera non è di sicuro una coincidenza.
Per fortuna adesso il
prezioso volume di Renato Conti, che costruisce la prima biografia di
Ceccanti, estrae questo importante artista dell'oblio del tempo e lo
restituisce ai pontederesi e a tutti gli appassionati d'arte
collocandolo come figura di genio nel panorama del disegno italiano
di inizio '900.
Il volume di Renato Conti,
intitolato “Vincenzo Ceccanti. Manifesti liberty, vetrate,
cartoline, è stampato da Bandecchi & Vivaldi. I testi sono di
Conti, che si è avvalso del coordinamento editoriale e del supporto
di ricerca di Michela Quirici. Altri hanno poi collaborato alle
ricerche, tra cui: Sergio Vivaldi, Cesare Ciano e Dino Fiumalbi.
Il volume sarà presentato
sabato 17 febbraio alle ore 17 presso la Biblioteca comunale

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