Negli ultimi tempi ho raccolto diverse annotazioni critiche sul funzionamento della biblioteca Gronchi. Diverse persone mi hanno detto che non vanno più in biblioteca per la chiusura dei parcheggi e anche qualche genitore si è lamentato dell’accesso difficoltoso. Lasciare la macchina anche al parcheggio dell’Ospedale e poi circumnavigare il Dente Piaggio, crea un disagio che a volte disincentiva ad andare in biblioteca. È banale? Può darsi, ma accade.
Ma una cosa sono le chiacchiere e le lamentele, una cosa i numeri. Così ho cercato di capire meglio il fenomeno attraverso i dati.
E tra i numeri, l’indicatore più significativo per capire quanto sia disagevole la transennata e sparcheggiata situazione della biblioteca è il PRESTITO DI LIBRI. In biblioteca bambini, giovani, adulti e anziani vanno per prendere gratuitamente libri in prestito. Ora per valutare il collasso subito dal servizio del PRESTITO bastano poche cifre che fornisce a tutti, amministratori e dirigenti compresi, la stessa Rete Bibliolandia.
Nell’intero anno 2019 Biblio Gronchi prestò ai suoi utenti circa 60.000 tra libri, DVD e riviste. 60.000 opere prestate.
Poi il Covid e le chiusure nel 2020 fecero collassare i prestiti a poco più di 31.000 unità (-49%), risaliti a 38.500 nel 2021 e poi ricollassati a circa 33.000 nel 2022, quando biblio Gronchi fu improvvisamente chiusa, per ragioni di sicurezza dei parcheggi, in agosto, poi aperta settembre al 7 Sois e infine riaperta nella sua sede progettata dall’arch. Marsili a fine dicembre, dietro la pressione anche di un gruppo di amici della biblioteca. Solo il 2023 può quindi essere considerato il primo anno in cui i PRESTITI sono paragonabili col dato del 2019.
E il dato del 2023 ci dice che i prestiti arriveranno a fine anno a quota 43.000 unità circa. Il che significa che il più importante e strategico servizio bibliotecario comunale della provincia è ancora a -30% circa rispetto ai risultati raggiunti nel 2019. Un collasso che dura da 4 anni.
Io credo che questo 30% in meno di PRESTITI del 2023 sul 2019 (che non è paragonabile certo al -48% del 2022) corrisponda alla misura effettiva del disagio del servizio bibliotecario registrato oggi e dia la misura del deficit di servizio offerto. E aggiungo che questo -30% di PRESTITI non è affatto uno strascico del long Covid. Si tratta di una conseguenza diretta delle scelte errate degli amministratori che hanno affrontato male il problema delle strutture esterne della biblioteca e forse anche altre questioni organizzative connesse. Questo lo dimostra il fatto che altre importanti biblioteche comunali della provincia di Pisa hanno realizzato nel 2023 (sempre secondo i dati forniti da Bibliolandia) una percentuale di prestiti superiore al 2019 recuperando abbondantemente la crisi del Covid. Ad esempio, confrontando il dato del 2023 su quello del 2019 si vede biblio Pisa SMS a + 8%, Cascina +22%, Vicopisano a + 9%. E anche le biblioteche che non hanno ancora del tutto recuperato il livello del 2019 non scendono sotto il -7 o -8%. Per questo sostengo che il -30% che caratterizza biblio Gronchi nel 2023 è un autogoal che Pontedera non può attribuire a nient’altro che alle proprie scelte errate. Perciò se l’amministrazione comunale non farà nulla per rimediare rapidamente a questa situazione, che è anche un disservizio e uno spreco di risorse, questa si replicherà anche negli anni a venire.
Ma lo capiranno gli amministratori e i dirigenti di Palazzo Stefanelli che l’assenza di parcheggi e la mancata sistemazione di travi e colonne sottraggono (oltre ai posti auto e ai mancati introiti a SIAT) 20.000 libri alla lettura ogni anno? E ancora gli importa di questa cosa? E soprattutto faranno rapidamente qualcosa per risolvere questa situazione?
Che si debba andare a pregare la Madonna del Bronzino per fare sistemare i parcheggi?
Ma una cosa sono le chiacchiere e le lamentele, una cosa i numeri. Così ho cercato di capire meglio il fenomeno attraverso i dati.
E tra i numeri, l’indicatore più significativo per capire quanto sia disagevole la transennata e sparcheggiata situazione della biblioteca è il PRESTITO DI LIBRI. In biblioteca bambini, giovani, adulti e anziani vanno per prendere gratuitamente libri in prestito. Ora per valutare il collasso subito dal servizio del PRESTITO bastano poche cifre che fornisce a tutti, amministratori e dirigenti compresi, la stessa Rete Bibliolandia.
Nell’intero anno 2019 Biblio Gronchi prestò ai suoi utenti circa 60.000 tra libri, DVD e riviste. 60.000 opere prestate.
Poi il Covid e le chiusure nel 2020 fecero collassare i prestiti a poco più di 31.000 unità (-49%), risaliti a 38.500 nel 2021 e poi ricollassati a circa 33.000 nel 2022, quando biblio Gronchi fu improvvisamente chiusa, per ragioni di sicurezza dei parcheggi, in agosto, poi aperta settembre al 7 Sois e infine riaperta nella sua sede progettata dall’arch. Marsili a fine dicembre, dietro la pressione anche di un gruppo di amici della biblioteca. Solo il 2023 può quindi essere considerato il primo anno in cui i PRESTITI sono paragonabili col dato del 2019.
E il dato del 2023 ci dice che i prestiti arriveranno a fine anno a quota 43.000 unità circa. Il che significa che il più importante e strategico servizio bibliotecario comunale della provincia è ancora a -30% circa rispetto ai risultati raggiunti nel 2019. Un collasso che dura da 4 anni.
Io credo che questo 30% in meno di PRESTITI del 2023 sul 2019 (che non è paragonabile certo al -48% del 2022) corrisponda alla misura effettiva del disagio del servizio bibliotecario registrato oggi e dia la misura del deficit di servizio offerto. E aggiungo che questo -30% di PRESTITI non è affatto uno strascico del long Covid. Si tratta di una conseguenza diretta delle scelte errate degli amministratori che hanno affrontato male il problema delle strutture esterne della biblioteca e forse anche altre questioni organizzative connesse. Questo lo dimostra il fatto che altre importanti biblioteche comunali della provincia di Pisa hanno realizzato nel 2023 (sempre secondo i dati forniti da Bibliolandia) una percentuale di prestiti superiore al 2019 recuperando abbondantemente la crisi del Covid. Ad esempio, confrontando il dato del 2023 su quello del 2019 si vede biblio Pisa SMS a + 8%, Cascina +22%, Vicopisano a + 9%. E anche le biblioteche che non hanno ancora del tutto recuperato il livello del 2019 non scendono sotto il -7 o -8%. Per questo sostengo che il -30% che caratterizza biblio Gronchi nel 2023 è un autogoal che Pontedera non può attribuire a nient’altro che alle proprie scelte errate. Perciò se l’amministrazione comunale non farà nulla per rimediare rapidamente a questa situazione, che è anche un disservizio e uno spreco di risorse, questa si replicherà anche negli anni a venire.
Ma lo capiranno gli amministratori e i dirigenti di Palazzo Stefanelli che l’assenza di parcheggi e la mancata sistemazione di travi e colonne sottraggono (oltre ai posti auto e ai mancati introiti a SIAT) 20.000 libri alla lettura ogni anno? E ancora gli importa di questa cosa? E soprattutto faranno rapidamente qualcosa per risolvere questa situazione?
Che si debba andare a pregare la Madonna del Bronzino per fare sistemare i parcheggi?
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