A tre passi dalla villa Crastan, il cui giardino è stato chiuso quasi sempre in luglio e sempre in agosto, sta crescendo, vivace, una nuova giungla di erbacce.
Sta venendo su rigogliosa e fitta proprio nel cortile della abbandonatissima ex scuola Curtatone che siamo sicuri sia tutti i giorni presente nell’agenda politica dell’attentissima squadra amministrativa comunale,la quale, chissà per quale cavillo burocratico (che certamente avrà e venderà alla stampa amica), si è dimenticata di inserire nei programmati tagli d’erba estivi quello dell’ex edificio scolastico.
Certo, pare di sentirli quelli della squadra, con tutti i problemi che la città e il mondo hanno, venirci a ricordare il piccolo gorillaio del cortile della ex scuola Curtatone, e a ferragosto poi, vuol proprio dire che uno ce l’ha per ragioni personali con la squadra del Palazzo, che però aveva promesso di non lasciare lo storico palazzo abbandonato per anni e avviare subito un percorso virtuoso di recupero e riuso. E invece…
Ora è vero che nell’ultimo programma della piccola minoranza elettorale, che solo grazie ad una legge fortemente maggioritaria governa il Comune, sull'ex scuola Curtatone erano state buttate là solo frasi di buon auspicio. Ma anche le piccole promesse vanno mantenute e nel caso appaiano dimenticate che altro può fare il vecchietto da tastiera se non ricordarle ai chiedenti voti?
Così, tra che c'è, il vecchietto butta là che, in attesa dei faraonici progetti di riuso dell’ex scuola che sicuramente la squadra prima o poi allestira’, il vecchietto si accontenterebbe che l’immenso, inutilizzato, ex edificio venisse almeno curato al minimo. E togliere periodicamente le erbacce dei cortili è proprio il minimo sindacale. E comunque sarebbe già un segnale di attenzione verso un bene che non può essere lasciato degradare.
Anche perché non è un belvedere quel gorillaio proprio davanti al tanto giustamente osannato “Muro di Baj" e a due passi dalle panchine artistiche di piazza Garibaldi.
Per una città così piena di turisti che, sfidando il caldo agostano, vengono apposta a vedere le nostre opere d’arte, la nostra street art e la straordinaria mostra del Palp, via, quel cortile dell’ex scuola infestato da erbacce crea proprio un corto circuito estetico che questa ambiziosa città non può permettersi.
O sbaglio?
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