Le grandi biblioteche italiane non comprano nemmeno libri innovativi
Il prof. Oded Shoseyov è membro dell'Università Ebraica di Gerusalemme. Si occupa di ingegneria delle proteine, di biologia delle piante e di nano-biotecnologie. Il suo gruppo di ricerca si concentra sui materiali Bio-Inspired Nanocomposite. E' autore o co-autore di oltre 160 pubblicazioni scientifiche ed è l'inventore o co-inventore di 45 brevetti. Il prof. Shoseyov ha ricevuto il premio Polak Award Scientifico per il 2002, il Premio Kay per la Ricerca Innovativa e Applicata del 1999 e il 2010 e il Premio del Primo Ministro di Israele per l'Imprenditoria e l'Innovazione del 2012. È il fondatore scientifico di 9 start up. Questo da internet (e da un recente articolo di La Repubblica, 23/5/2017).Ha scritto, curato e pubblicato un testo importante nel 2008 (riedito nel 2010) intitolato NanoBioTechnology : bioinspired devices and materials of the future (edited by Oded Shoseyov and Ilan Levy, Totowa, NJ : Humana Press, ©2008) di cui in Italia circolano a livello pubblico solo... 2 copie (o almeno questo ci dice una ricerca effettuata in SBN e AZALAI, i due principali motori di ricerca a disposizione dei bibliotecari italiani).
Ho fatto un rapido controllo su altri sistemi bibliotecari europei. Rispetto al libro sopra citato sono usciti questi dati che si riferiscono a copie disponibili in biblioteche pubbliche, universitarie incluse (dati che forse potrebbero essere arrotondati per difetto).
Francia 3 copie
Gran Bretagna 7 copie (compresa la British Library)
Germania 15 copie
Italia 2 copie (ma nessuna è presente in una delle grandi biblioteche nazionali italiane, tipo Roma o Firenze)
Ok, è solo un esempio. Forse imperfetto. Forse non se ne può trarre una morale univoca. Ma qualcosa questa informazione suggerisce. E almeno a me dice che se non ci si rende conto che anche comprare libri innovativi è importante per lo sviluppo del Paese e che anche i libri sono equiparabili alle autostrade, alle ferrovie, agli aeroporti, non andremo lontano e non terremo il passo degli altri sistemi nazionali con i quali siamo in competizione.
La conclusione non è mia, la sosteneva già uno storico come Pasquale Villari nelle sue “Lettere Meridionali”, pubblicate negli anni '70 del........... XIX secolo.
La conclusione non è mia, la sosteneva già uno storico come Pasquale Villari nelle sue “Lettere Meridionali”, pubblicate negli anni '70 del........... XIX secolo.
PS. In tema di salute è uscito nel 2011 un testo importante sugli effetti devastanti del fumo e del tabagismo. Si intitola “Golden Holocaust: Origins of the Cigarette Catastrophe and the Case for Abolition”. L'ha scritto Robert N. Proctor e stampato la University of California Press. Proctor insegna storia della scienza alla Stanford University.
L'autore si avvale di documenti precedentemente segreti per esplorare come la sigaretta sia diventata la droga più diffusa sul pianeta, con circa sei mila miliardi di sigarette vendute all'anno. Descrive un'immagine stupefacente dei produttori di tabacco che si impegnano per bloccare il riconoscimento dei pericoli del cancro provocati dal tabacco. Proctor racconta storie inedite di frodi e sostiene un rimedio semplice ma ambizioso: il divieto di fabbricazione e vendita di sigarette.
Di questo libro, non tradotto in italiano, ci sono nelle biblioteche italiane appena 6 copie pubbliche (ma 1 si trova alla biblioteca della Base Militare Americana di Aviano -possiamo considerarla Italia?, la seconda alla Biblioteca dell'Università Europea di Firenze in quel di Fiesole. Nessuna alla Nazionale di Roma o di Firenze).
In Germania le copie pubbliche sono 14 e ben distribuite nel Paese.
In Gran Bretagna 26 (British Library compresa)
In Francia ce ne sono 8 copie in lingua originale e 23 in francese (loro lo hanno tradotto nel 2014).
Anche questa storia mi pare esemplificativa.
Anche questa storia mi pare esemplificativa.
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