sabato 2 dicembre 2017

Pietro Leopoldo: un granduca veramente illuminato

Il granduca Pietro Leopoldo (che resse la Toscana dal 1765 al 1790) durante la sua permanenza in carica soppresse circa mille comunelli e costituì i quasi 300 comuni toscani che sono arrivati fino a noi. Inventò, riorganizzò e finanziò, con le rendite dei monasteri soppressi, scuole pubbliche e ospedali pubblici; favori il libero commercio, la creazione della piccola proprietà terriera, avviò opere pubbliche di bonifica delle terre malariche, allargò il numero dei cittadini che dovevano occuparsi di amministrazione locale, incentivò il turismo incluso quello termale e altre cose di questo tipo. Poi tentò di varare la prima costituzione e di promuovere una riforma religiosa di spirito vagamente protestante. Ma qui non riuscì a procedere. 
Ai Toscani il granduca Pietro Leopoldo è noto per l'abolizione della pena di morte (primo stato europeo a muoversi in questa direzione), ma la mostra della Rete Archivistica Pisana lo ritrae soprattutto nei panni di amministratore del territorio, attento conoscitore dei mille volti della società toscana del '700 che in parte riuscì a traghettare verso la modernità.
Dai prossimi giorni e fino a metà dicembre presso al Biblioteca Gronchi di Pontedera sarà possibile vedere (nell'orario di apertura della biblioteca) una mostra in 10 grandi pannelli che illustra il meglio di Pietro Leopoldo amministratore con riferimento alle sue riforme sul territorio provinciale.





Prima parte della mostra


Le riforme e il sistema scolastico


Il carattere dei "potederesi visti dal Granduca"

Un giudizio ancora valido?


La nascita della sanità pubblica

Nessun commento:

Posta un commento