venerdì 16 novembre 2018

Manola e l'invenzione della Biblioteca dei Ragazzi di Pontedera / Laura Martini, Tagete edizioni, 2018, pp. 96, ill.

Nel piccolo libro che la Tagete Edizioni ha stampato è concentrata la saggezza lavorativa di una straordinaria bibliotecaria per ragazzi che per trent'anni ha costruito e attivato il mestiere di bibliotecario per ragazzi. A Pontedera. Fino al 2010 nella Villa Crastan. Dal 2014 presso Biblio gronchi. Ci sono, nel testo, passo dopo passo, le avventure quotidiane di Manola, la costruzione delle collezioni di libri, le relazioni coi suoi giovani lettori, coi genitori, coi nonni e con gli insegnanti. Di più, sfogliando le pagine c'è tutto un enorme lavoro di promozione della lettura che Manola Franceschini ha messo in piedi in 30 anni, anche per conto della Rete Bibliolandia (dal 1999) scarrozzando per Pontedera e la Valdera, autrici di libri per ragazzi come Angela Nanetti, Domenica Luciani o Giusi Quarenghi, e autori del calibro di Guido Quarzo o di Roberto Piumini. Autrici e autori di bestseller per bambini e per ragazzi da cui Manola ha appreso l'arte del far leggere e ha dato preziose informazioni sul gusto dei giovani lettori.
Ma c'è anche di più. Ci sono molti dei trucchi del mestiere, soprattutto concentrati sull'arte di far crescere nei bambini e nei ragazzi l'amore della lettura e ci sono, preziosissimi, i suoi suggerimenti di lettura, articolati per fasce di età. E oltre ai suggerimenti si possono trovare i suoi cavalli di battaglia, in cima ai quali sta quel "Mostro peloso" che Manola ha letto, riletto, animato, recitato e stravolto, almeno mille volte davanti a classi di bambini estasiati.
Il libro è insomma il condensato di una lunga esperienza professionale che se Manola non si fosse lasciata convincere a riversare su queste pagine sarebbe rimasto nella memoria dei tantissimi bambini, genitori e insegnanti che in  questi trent'anni si sono abbeverati alla sua arte della lettura, ma poi sarebbe svanita, come spesso accade con le professionalità pubbliche.
Invece, in questo caso, grazie anche a Laura Martini che ha intervistato a lungo Manola e poi ha trascritto e risistemato quelle conversazioni, un concentrato dell'esperienza di bibliotecaria per ragazzi è stato trasferito su carta. Quell'hard disk prezioso per la professione di bibliotecario per ragazzi che porta il nome di Manola Franceschini è stato salvato, digitalizzato e messo a disposizione su vari supporti delle giovani bibliotecarie che già seguono le sue orme, delle famiglie e degli insegnanti che si affacciano sulla porta di Biblio Gronchi, sezione Ragazzi. No. L'esperienza professionale di Manola non se ne andrà con il suo pensionamento. E' salva. Almeno per la parte che Manola ha ritenuto essenziale. Agli altri resta solo l'onere e l'onore di leggere le 100 pagine del volume e di farne buon uso.

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