giovedì 1 novembre 2018

Mauro Tosi (1947-2018), comunista pontederese
È  morto il dott. Mauro Tosi, chirurgo, appassionato di politica e di storia locale. Leader del movimento studentesco cittadino tra il '67 e i primi anni '70, militante di formazioni politiche di estrema sinistra (Centro K. Marx poi Olc), aderì successivamente (fine anni '70) al PCI, ricoprendo un ruolo nella sezione comunista dell'ospedale di San Miniato e credo successivamente di quella di Fucecchio.
Da quando era diventato pensionato si era dedicato alla storia locale con particolare interese per il mondo delle fabbriche e per la storia dei comunisti pontederesi, a cui lo legavano anche le origini familiari. Il padre, Vaillant, infatti, era stato un membro influente del PCI nel dopoguerra, trasmettendo a Mauro una forte impronta marxista leninista.
Insieme al figlio Antonio, Mauro aveva scritto e pubblicato il volume
 Storia della memoria : Pontedera: la guerra, il dopoguerra e l'assalto al cielo dei lavoratori della Piaggio nel 1962, Tagete edizioni, Pontedera, 2005.
Io, che ho conosciuto Mauro tra il 1968 e il 1969, nel corso delle lotte e delle assemblee studentesche, lo ricollego ad una tradizione operaista e un pò stalinista della cultura politica italiana, che in lui non era mai venuta meno.
Uomo estremamente generoso, da diversi anni aveva preso le distanze dalle forze politiche di centrosinistra e dopo la trasformazione del PCI e di molti militanti comunisti con cui aveva collaborato e dialogato, non si era più impegnato direttamente in politica. Ma non se ne era neppure allontanato del tutto. Almeno per quanto ne so io. Anzi, pur senza avere ruoli e compiti, per la politica aveva mantenuto un interesse fortissimo. Ad inizio settembre, quando ci siamo visti per quella che sarebbe stata la mostra ultima chiacchierata, nella galleria della "cooppina", proprio di politica e della complessa vicenda del quartiere della stazione abbiamo parlato. A lungo. Animatamente. Scaldandoci. Collocandoci su posizioni radicalmente diverse. Come negli ultimi tempi ci accadeva spesso, soprattutto sul tema dell'accoglienza e del quartiere stazione. Ma entrambi condividendo una forte passione per l'impegno civile e politico, oltre che un grande amore per la storia locale e per certe memorie operaiste.
Ok. Un pò da reduci del '68 e un pò cercando di vedere più lontano.

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