sabato 10 novembre 2018

Unità e solidarietà
La sfida che ci aspetta sia alle elezioni Europee che alle amministrative del '19 è molto complicata. 
I gelidi venti che soffiano ostili all'europeismo e le paure rispetto ai migranti nonchè gli egoismi locali solleticati soprattutto da quel camaleontico soggetto politico che è diventata la Lega di Salvini potrebbero travolgere il centro sinistra anche in realtà dove quest'ultimo appare storicamente
radicato. Il vento del cambiamento "a prescindere dai risultati" imperversa. Nè vale più molto che i salviniani o i grillini non dispongano di personalità riconoscibili e valide. Una parte dell'elettorato vota di pancia ed è di bocca buona.
I tempi sono cambiati. Nè la solidarietà cristiana, nè la fratellanza socialista paiono oggi far argine ad uno smottamento culturale e morale in senso egoistico e razzista (è una semplificazione, ma rende l'idea) che sta coinvolgendo anche i ceti popolari. Soprattutto (ma non solo) anziani. Alla base dello smottamento ci sono mutamenti  profondi e uno smarrimento esistenziale che investe larghi strati di popolazione.
Rispetto a questo il PD può rincorrere soluzioni autonome e personalistiche oppure provare a rimettere insieme uno schieramento ampio di centro sinistra ovviamente meno facile da gestire ma più capace di raccogliere consensi e forse di conservare alcune raccaforti.
Al centro-sinistra serve UNITA' e solidarietà. Servono gruppi dirigenti (su scala locale e nazionale) che sappiano non solo accettare le differenze interne, ma coltivare le pluralità e puntare alle condivisioni, consapevoli che questo limiterà i margini di manovra di ciascuno, ma allargherà il campo di azione della coalizione e aiuterà ad arginare i venti avversi, quelli leghisti in primis.
Se i molti laeder di cui il PD è ricco non sceglieranmo di condividere anche con gli altri il loro percorso politico, se andranno in cerca di improbabili rivincite e comunque di affermare le loro idee (costi quel che costi), ci faremo molto male. I nostri leader sono tutti troppo intelligenti e sensibili per non rendersene conto. Ma temo siano anche tutti troppo narcisi per fare un vero passo di lato e partecipare ad un gioco collettivo. Vedremo cosa decideranno.
Ovviamente il risultato sia in Europa che nei comuni italiani non dipende solo dalle mosse dei nostri piccoli e grandi leader. Ma se le loro mosse saranno sbagliate e divisive, anzichè accoglienti ed inclusive, l'esito sarà certamente la disfatta del centrosinistra in Europa e in molte città e paesi italiani. Toscana inclusa. Unità e collaborazione, ci servono.

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