martedì 12 luglio 2022

Le origini della propositura di Pontedera raccontate da Paolo Morelli

Libretto delizioso (e non solo per gli appassionati di storia locale) quello che il prof Morelli ha dedicato alla nascita della propositura e alla chiesa della prima parrocchia di Pontedera. La scena della nascita (1269-1272), ricostruita attraverso un pugno di pergamene, è scandagliata con l'abilità di un astuto detective, che prova a far cantare le poche carte di cui dispone e a interrogare testimoni morti e sepolti da secoli. E come il prof. Mallegni, attraverso l'analisi del DNA, dichiara che il santo di Pontedera, San Faustino, era un giovane africano, così Morelli decodificando, con la paleografia, burocratiche scritture medievali ci racconta come e soprattutto chi, nei procellosi anni della fine del '200, a Pontedera costruì la prima chiesa urbana e come questa divenne parrocchia in un intricato gioco di poteri, tutti dipendenti dall'arcivescovato pisano e dagli organi della repubblica pisana. E' in questo contesto che il prof fa rivivere e muovere il vescovo pisano Federico Visconti e con lui Ranieri del fu Bonaccorso, vicario di Albizello, castellano di Pontedera; e con loro rievoca almeno un'altra trentina di personaggi, in qualche modo benestanti, tutti riconducibili al "comune di Pontedera", che all'epoca della erigenda propositura era di fatto un "castello" sottomesso a Pisa. E poi il prof evoca, vero convitato di pietra, l'allora potente pievano di Calcinaia, al quale la nascita della chiesa parrocchiale pontederese toglieva il potere di battezzare e di seppellire nella sua "pieve" anche i pontederesi: l'unico insomma che dalla costruzione della nuova istituzione perdeva potere e soldi e che avrebbe potuto mettersi di traverso. Come si articolasse questo intreccio economico, politico e soprattutto religioso il prof lo spiega assai bene; e chi voglia toccare con mano come funzionavano allora certe relazioni locali, soprattutto in ambito religioso, deve leggersi il volume (una cinquantina di pagine, se si escludono le preziose trascrizioni in latino delle pergamene). Insomma, precedendo sempre in maniera scrupolosa e scientifica, Paolo Morelli consente ai suoi lettori (e ai pontederesi in particolare) di fare un tuffo nella realtà cittadina di 750 anni fa.

Un paio di copie del volume intitolato "Pontedera e la sua propositura fra Due e Trecento" (Tagete edizioni, 2021, pp. 82, ill., € 10) sono consultabili nella Rete Bibliolandia.

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