mercoledì 30 ottobre 2024

“TERZO TEMPO” E' UNA COMPAGNIA DI ATTORI, AMATORIALI CERTO MA IN GRADO DI EMOZIONARE IL PUBBLICO E…. DI VOLARE ALTO.

Ieri sera al Teatro Era si è realizzata una piccola magia. 17 persone, tutte dai 60 in su, che solo due anni fa nemmeno si conoscevano, si sono messe insieme e guidate da un giovane regista, Claudio Benvenuti, recitando un testo originale di Silvia Nanni (una giovane scrittrice di teatro), hanno creato un piccolo gioiellino culturale, CHIEDILO AL VENTO. Grazie al sostegno del comune di Pontedera, l’hanno portato nella sala grande del Teatro Era davanti a oltre 400 persone, in una sala che si è emozionata ad ascoltare le storie raccontate sul palco ed ha più volte applaudito la performance.

Dopo due anni di un corso settimane, dopo tre recite del primo spettacolo (“Amore a tempo di musica”)  e due nuovi allestimenti scenici di CHIEDILO AL VENTO, credo si possa dire che presso UTEL, e col sostegno di “Crescere insieme”, è nata davvero una compagnia. Amatoriale? Certo. Di diversamente giovani? Sicuramente. Ma già ben amalgamata ed in grado di raccontare storie. Mai banali. Serie? Si. A tratti perfino drammatiche. Ma con un velo di ironia e presentate con una certa maturità che a volte l’età  concede a qualche fortunato. Magari con l’uso di qualche parolaccia. Quando ci vuole, ci vuole. Si, stasera al Teatro Era, davanti a oltre 400 spettatori, s’è proprio visto che la compagnia c’era. Che era perfettamente in grado di tenere il palco. Di muovercisi sopra con buona sicurezza. Di emozionare il pubblico. Con storie semplici. Ma capaci di arrivare al cuore delle persone.

E a chi mi chiedeva degli attori, dopo lo spettacolo, cosa pensassi della loro performance, ho risposto (e ripeto) che mi avevano convinto. E che sono diventati davvero una piccola comunità recitante. Piacevole da vedere e da ascoltare. E che mi sono piaciuti per come parlavano, per come danzavano, per come si muovevano sul palco. 

E ho aggiunto che non vedevo più i limiti dei loro esordì, ma solo possibilità di crescere ancora, di crescere insieme, di divertirsi e di volare lontano.

Va da sé che il loro risultato è anche il frutto del lavoro di un professionista serio del Teatro come Claudio Benvenuti, che non ringrazieremo mai abbastanza per il suo lavoro di formatore, di regista e di direttore d’orchestra. Tre ruoli difficilissimi che deve esercitare nei confronti di allievi che sono molto più grandi di lui (anche se a volte si comportano come ragazzini). Così come parte del successo è dovuto al lavoro di cucitura dei testi, spesso aggiustati da Silvia Nanni sul corpo dei nostri attori.

Ma il risultato c'è ed è sotto gli occhi degli spettatori.

Ovviamente sono di parte. Me ne rendo conto. Solo il presidente della loro Associazione. Ma una certa passione per il teatro ce l’ho e ho frequentato anche il teatro amatoriale, che spesso, se ben fatto, emoziona e coinvolge il pubblico quasi quanto il teatro professionale.

Certo “Terzo Tempo” non è ancora una compagnia amatoriale di buon livello, ma decisamente è on the road. E ha i numeri, la qualità e le caratteristiche per diventarlo e per costruirsi una propria specifica identità. Un proprio percorso. Almeno se gli attori ci crederanno e lo vorranno.

L’amalgama c'è stato, la formazione è in corso. La serata al Teatro Era è stata decisamente valida. Il resto è tutto nelle mani dei magnifici, anzi soprattutto delle magnifiche 14 donne che costituiscono il corpo e l’anima della compagnia. Naturalmente senza nulla togliere ai tre uomini, autentici beati tra le donne.

E infine il pubblico di Pontedera. C’è gloria anche per loro. Per gli oltre 400 presenti, quasi tutti pontederesi, venuti a dimostrare l’amore e la passione che i cittadini nutrono per una istituzione che per fortuna sentono molto vicina.

Rileggo, mi correggo e chiudo. Ieri sera si è realizzata una grande magia.

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