Per l'amor del cielo, che popolari e destra moderata europea siano “assecondanti” verso i desiderata Usa, è vero, sia pure con diversi maldipancia (più o meno dichiarati). Ma che la sinistra moderata europea, se esprimesse un ruolo direttivo in Europa, sarebbe meno “prona” rispetto a Trump, questo non lo può credere nessuno. O meglio una storiella del genere se la possono bere solo i loro militanti che decidono di ignorare alcune cose evidentissime.
Primo: URSULA guida una maggioranza politica di cui fanno parte, in maniera decisiva, i socialisti europei con cui lei ha concordato l’atteggiamento che i negoziatori europei hanno tenuto nella vicenda dei dazi. E che sarebbe finita così, era chiaro da tempo. Se i socialisti volevano davvero andare allo scontro con Trump (e quindi con gli Usa e quindi con URSULA), avrebbero dovuto dirlo chiaro e forte. Ma non l’hanno fatto. Dirlo oggi, a giochi fatti, è un po' comodo e soprattutto è comico. La voce grossa di alcuni socialisti anche nostrali è fasulla. Se ci fossero stati loro al posto di URSULA, non avrebbero fatto molto meglio.
Secondo: i socialisti europei, nelle loro variopinte casacche nazionali, non possono essere meno filoatlantici dei popolari e perfino di una parte consistente di sovranisti di destra. L’atlantismo militare, economico e politico gode di amplissimi consensi tra i circa 400 partiti politici, divisi in 8 o 9 grandi famiglie, dei 27 Stati dell’UE. Ergo la postura dei socialisti europei verso gli USA è analoga a quella di quasi tutte le altre famiglie politiche europee.
Terzo: laddove, come in Italia, i socialisti (leggi in specifico PD) sono all’opposizione, e non hanno responsabilità nel governo nazionale e nemmeno di coerenza con la loro famiglia politica europea, si permettono di “bociare” contro la doccia scozzese dei dazi subiti dall’Europa. Ma non avrebbero mostrato i muscoli a Trump né avrebbero attivato uno scontro con gli USA, in presenza di una guerra come quella in Ucraina dove l’apporto americano è fondamentale, se si fossero trovati al governo del nostro paese.
Quarto: purtroppo i socialisti dei 27 paesi dell’UE non hanno una visione chiara né univoca dell’autonomia europea rispetto agli USA. Né sanno che fare rispetto al ritorno della minaccia russa verso i paesi dell’Europa orientale.
Coerenza vorrebbe che da questa situazione i variegati socialisti europei traessero le debite conseguenze. Ma pretendere un simile atteggiamento da loro risulterebbe ingiusto, poiché l’assenza di un disegno politico europeo (e quindi di una coerente politica estera e di difesa) non è appannaggio solo della famiglia dei socialisti moderati, ma caratterizza un po' tutte le famiglie politiche europee, popolari e sovranisti inclusi.
Ergo…
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