I bersaniani e la sindrome di Bertinotti
Sembra abbastanza evidente che i bersaniani (inclusi i più moderati di loro e quelli che un tempo, forse mentendo, si definivano a-renziani) e in generale gli scissionisti fuoriusciti dal Pd, pur di buttare Renzi giù dal seggiolone, siano disposti a spaccare tutte le alleanze, a perdere tutte le elezioni politiche e quelle amministrative regionali e locali, da qui al 2030, a superare il rivoluzionarismo bertinottesco e, come nel film "La guerra dei Roses", a suicidarsi, purché il proprio suicidio ammazzi anche l'odiato ex amico ed ex collega di partito.
Santo cielo, non si vedeva tanta acredine a sinistra dai tempi delle coltellate in casa socialista e dalla guerra che oppose Craxi a Berlinguer e viceversa nella prima metà degli anni '80.
La dinamica autodistruttiva che divampa nel campo del centro sinistra (e tra le anime che andavano a braccetto nel pd fino ad un paio di anni fa) pare così limpida e perseguita con tanta agonistica tenacia e caparbietà, che sembra davvero arduo, molto arduo, interromperne il corso. Non parliamo poi di capovolgerlo.
Eppure qualcosa bisognerà pur inventarsi per costringere tutti a ragionare. Confidando che il ragionamento sblocchi e diluisca certi grumi cognitivi di cui molti, compresi intellettuali patentati e commentatori fini, sembrano essere vittime. Che si tratti di un malefizio?
Sia come sia, una domanda sorge spontanea. Una sinistra già moderata e ora trasfiguratasi in neobertinottiana come fa a credere di poter realizzare programmi socialmente avanzati e di sinistra se le elezioni spediranno la simmenzionata componente rivoluzionaria nell'angolo ovvero all'opposizione?
Ma chi è quel cervellino fine, quel nepotino di Machiavelli, che può credere che la propria efficacia politica sarà esaltata nell'essere sbattuto all'opposizione e relegato in minoranza?
Chi può credere di poter migliorare le sorti del popolo di sinistra, e più in generale del Paese, autoconfinandosi in un'opposizione a cui resterà solo il diritto di abbaiare alla luna?
Ma davvero c'è qualcuno che pensa di poter vincere prendendo a sassate, oltre che la destra e i grillini, perfino gli ex amici?
Ostia!
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