sabato 19 aprile 2025

L’UNIONE EUROPEA: UNA COSTRUZIONE ALLA GAUDI’?

Nonostante che da 45 anni anche gli italiani votino direttamente per il Parlamento europeo, se ci facessero un test su quanto ne sappiano davvero di istituzioni europee e questo test servisse per mantenere la cittadinanza europea, credo che gran parte di noi non lo supererebbe.

Se ne potrebbe dedurre che questa ignoranza “europea” sia alla base non solo dell’analfabetismo politico che ci avvolge, ma anche di tante chiacchiere che facciamo sull’Europa e su ciò che dovrebbero o potrebbero fare le sue istituzioni.

Per ovviare a questa situazione di scarsa consapevolezza collettiva (che sicuramente condividiamo con tanti altri popoli europei) credo non ci sia altro modo che informarsi e magari leggere qualche buon libro che allarghi la nostra conoscenza sul tema. 

Per questo segnalo un libro uscito di recente, ben fatto, scritto dallo storico ANTONIO VARSORI, intitolato “Storia della costruzione europea. Dal 1947 a oggi”, stampato alla fine del 2024 da Il Mulino (351 pagine).

Varsori ricostruisce la complessa vicenda che condusse alla nascita dei primi organismi di collaborazione economica tra alcuni pochi stati europei e poi racconta le successive azioni che portarono dalla Comunità Economica per il Carbone e l'Acciaio (CECA) ai trattati di Roma, alla Comunità Economica Europea (CEE), al MEC, alla Corte Europea e successivamente all’Unione Europea, alla moneta unica, l’euro, alla Banca Centrale Europea e a tanti altri trattati europei. Il tutto tratteggiando anche i principali protagonisti, sia politici che tecnici, che incarnarono fisicamente questa complessa architettura.

Il volume, che è ricchissimo di spunti e riflessioni, oltre che di informazioni, racconta l'evoluzione dell’Unione Europea che parte da 6 Stati negli anni ‘50 per arrivare ai 27 Stati aderenti di oggi (dopo aver imbarcato negli anni ‘70 la Gran Bretagna e averla poi ripersa con la Brexit nel 2016). E in questo processo di allargamento (anche verso Est) lo storico affronta anche molti dei problemi irrisolti della CASA EUROPEA: da quello di una mancata politica estera comune alla difesa e ai complessi rapporti con la NATO e con la Russia.

Naturalmente nel volume si trovano anche belle riflessioni sul rapporto tra sovranità nazionale e poteri sovranazionali, sui requisiti di democrazia, nonché sull’evoluzione delle idee e dei costumi che hanno caratterizzato il nostro continente nel secondo dopoguerra.

Raccontando quasi 80 anni di storia europea (inserita anche nell’ambito dei processi di globalizzazione e di decolonizzazione), il testo del prof. ANTONIO VARSORI, che è uno dei massimi studiosi della politica estera italiana ed europea, presenta una certa complessità di lettura. Ma si tratta di una complessità “necessaria” per tentare almeno di afferrare le molte dinamiche profonde della costruzione della “CASA EUROPEA” che assomiglia un po' alla Sagrada Familia di Gaudi’.

Si tratta quindi di un libro utilissimo che ci mette in guardia dal rischio di dare giudizi affrettati ed errati anche sull’ Europa di oggi: un rischio che non può essere evitato senza una certa conoscenza storica degli eventi. Una conoscenza che VARSORI ricostruisce e ci permette invece di comprendere seppure con un po' di impegno.

Del resto può esistere una  vera cittadinanza, tanto meno quella europea, senza un ragionevole sforzo di comprensione della realtà?

Nessun commento:

Posta un commento