L’amministrazione comunale pisana, quella guidata dal centro destra, sta portando Biblio SMS a diventare la prima biblioteca per prestiti e altri servizi della provincia di Pisa, partendo da una posizione molto arretrata. In particolare i pisani hanno deciso di incoraggiare l’uso della loro biblioteca civica estendendo l’orario di apertura al pubblico e favorendo in questo modo l’accesso al servizio ad una cittadinanza sempre più numerosa. Proprio in questi giorni (per la precisione dal 19 gennaio) è stata avviata anche l’apertura domenicale di Biblio SMS, che durerà per tutto l’anno con esclusione dei mesi di giugno, luglio e agosto. Per ora l’apertura è relativa alle sole mattine domenicali e ad un certo numero di servizi. Ma anche con questi limiti si tratta di una scelta molto positiva che non ha precedenti in questa provincia. Almeno non con questa dimensione temporale.
Questo, ripeto, accade a Pisa, con un'amministrazione ideologicamente di centro destra. Fascisti, insomma.
Nel frattempo a Pontedera una giunta di centro sinistra, che da 5 anni ha nei propri mandati elettorali e amministrativi l’obiettivo dichiarato di “ampliare l’orario di apertura” della biblioteca Gronchi (vedi p.48 anche del “Programma 2024”), non ha ancora mosso un dito in questa direzione. Anzi per ora non riesce neppure a riaprire i parcheggi intorno alla biblioteca e ha solo annunciato, a voce, che forse verso aprile o maggio partiranno, a cura di Siat, i lavori di sistemazione (vedi ultimo CC di Pontedera). Ricordo che i parcheggi sono chiusi da oltre due anni e mezzo, con non pochi disagi per gli utenti e con un impatto negativo sui servizi. E aggiungo che Biblio Gronchi è rimasta anche nel 2024 per i prestiti da patrimonio sotto il livelli del 2019, mentre Biblio SMS di Pisa li ha abbondantemente superati.
Ma l’oscar degli interventi sulle biblioteche spetta credo all’amministrazione di centro sinistra di San Miniato che da quasi un anno ha chiuso completamente la biblioteca di San Miniato Basso (senza dire quando la riaprirà), ha ridotto i servizi bibliotecari, ma si ostina a dichiarare che tutto questo è stato fatto per favorire la lettura e i cittadini, come è evidente a tutti, inclusi i numerosi abitanti di San Miniato Basso e delle frazioni adiacenti.
Questo con amministrazioni di centro sinistra. Antifascisti, insomma.
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