venerdì 17 aprile 2015

IL "GABBANINI SERENO", TITOLA LA NAZIONE (E' IL NUOVO ORGANO DI INFORMAZIONE GRATUITO DELL'AMMINISTRAZIONE DI SAN MINIATO?)
A San Miniato sono fortunati, l'amministrazione ha un organo di informazione a costo ZERO. Infatti a leggere gli articoli di oggi dei cronisti sanminiatesi del quotidiano fiorentino-bolognese sembra che i cronisti della città della Rocca siano amici intimi del sindaco e gli tolgano quasi le parole in bocca. Sanno perfino che il primo cittadino alle prese con la vicenda delle lapidi e con i tagli aqli eell del machiavellico Renzi E' SERENO. Non so voi, ma se a me dessero del sereno, dopo la fine che ha fatto il povero Letta, farei gli scongiuri. Poi titola l'organo di informazione che conosce le disposizioni mentali del sindaco "E' tutto regolare: le autorizzazioni non mancano". Già, peccato che i cronisti così vicini alle fonti della verità omettano di dire che ad esempio le autorizzazioni della Sovrintendenza ai Beni storici artistici non mancano non tanto perchè SONO STATE RICHIESTE e la Sovrintedenza le abbia mandate e quindi siano state acquisite agli atti. No, no. Non mancano semplicemente perchè NON SONO STATE RICHIESTE e quindi non ci sono. E perchè non sono state richieste? Facile, perchè secondo il dirigente del settore Lavori Pubblici che ha organizzato su input della Giunta le rimozioni NON ERA NECESSARIO RICHIEDERLE. Ma davvero un sindaco può rimuovere UNA LAPIDE sessantunenne senza chiedere il parere alla Sovrintendenza? Uhmmm. A leggere bene gli art. 10, 11 e 50 del Codice dei Beni Culturali sembrerebbe che le lapidi pubbliche costituissero beni culturali a tutti gli effetti e quindi che il parere della Sovrintendenza fosse vincolante ed andasse richiesto. Tuttavia, vedremo. Il tempo è galantuomo.
Quel che è certo è che ai tempi di D'Alema i giornalisti erano odiati dal potere. Facevano domande scomode. Qui invece certi cronisti sono molto vicini al potere e alle amministrazioni locali. Uno di loro è stato perfino nominato presidente del CDA della Fondazione Fratelli Taviani del Comune di San Miniato. Ma non c'è un conflitto di interessi tra un cronista de La Nazione che dovrebbe non dico mettere in difficoltà un sindaco ma almeno far finta di punzecchiare l'amministrazione e il ruolo che questo cronista ricopre come referente culturale per il sindaco in una delle sue Fondazioni? Certo i conflitti di Berlusconi sono molto più vistosi. Ma certe contiguità non fanno bene nemmeno a livello locale. Specialmente se certi cronisti sono stati contigui anche ad altri poteri locali importanti. Intanto sempre i cronisti della Nazione, contigui ai pensieri del grande rottamatore, annunciano che l'idea della terza lapide che il sindaco in persona promise ai Fratelli Taviani starebbe tramontando. Ragazzi, questi cronisti sanno davvero tutto di quello che passa nella mente del coraggioso. Mi viene quasi il dubbio che certe idee gliele suggeriscano perfino loro! Mi scuso preventivamente per l'illazione sicuramente priva di fondamento.

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