IL QUOTIDIANO "LA NAZIONE" SBAGLIA SULLA STRAGE DI SAN MINIATO
Anche nell'articolo di oggi, la cronaca sanminiatese della nazione sostiene che la strage non fu un barbaro eccidio tedesco e non ricorda che furono i tedeschi a rinchiudere i civili in duomo e ad esporli al cannoneggiamento. Perche? Ammesso che il proiettile entrato in duomo fosse americano (e tutti gli studi riportano solo documenti scritti ma non l'esame materiale delle "schegge"), ammesso che la bomba fosse americana (ma la certezza assoluta non c'è e chi dice il contrario ha il dovere morale di citare esattamente la fonte e non generiche ricerche o nomi di ricercatori o titoli di libri), resta una cosa inequivocabile (provata da molte testimonianze coeve): i tedeschi rastrellarono i civili dai rifugi e li rinchiusero in duomo la mattina del 22 luglio del '44. Quindi i tedeschi risultano come minimo COMPLICI NELLA STRAGE. Un reato non da poco. Credo. Ma nella sua foga negazionista, il responsabile della cronaca di San Miniato del summenzionato quotidiano ignora questa cosa e scagiona completamente i tedeschi dalle loro oggettive responsabilità. Perchè? Senza l'ordine dei tedeschi di radunarsi in piazza e poi in duomo non ci sarebbe stata quella strage. Ma se questo è vero, e lo è, la lapide inaugurata da Ferruccio Parri è ancora vera e valida. Per questo va rimessa al suo posto. Insieme con la prima che la integra e la prefeziona, 50 anni dopo. E se risulterà che le lapidi sono state tolte senza seguire le procedure di legge, vanno rimontate, magari a spese di chi ha sbagliato, agendo d'impulso. Se poi si dimostrerà che si è sbagliato sapendo di sbagliare, beh, allora la cosa potrebbe farsi più seria.
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