Bel pomeriggio quello del 30 giugno scorso all'Oratorio. Piccola festa per consegnare gli attestati ai bambini e ai ragazzi, per lo più di origine senegalese, che hanno partecipato al percorso che varie associazioni e istituzioni hanno costruito per sostenere lettura e scrittura tra i figli degli immigrati.
Sostenere la lettura in particolare serve a dare forza ai ragazzi. Li aiuta a dare profondità ai loro pensieri. Suggerisce loro di non limitarsi agli slogan e alle battute. Li invita ad andare oltre il chiacchiericcio (che pure serve). Li stimola a comprendere bene i problemi e a trovare le soluzioni migliori.
Come diceva anche Don Milani, per costruire uomini servono parole. Buone parole. Parole comprese bene. Parole utilizzate bene.
E l'esperimento di sostegno alla lettura e alla scrittura organizzato all'Oratorio dal Movimento Shalom di Pontedera, dai maestri e genitori del CIF, animato dalla prof. Massei, da alcuni operatori dell'Arci Valdera, dai volontari della Biblioteca Gronchi, dalla Rete Bibliolandia, dal gruppo Senegal-Solidarietà guidato da Dia Papa Demba, come mi ha fatto notare un caro amico, aveva un po' il sapore dell'esperienza di Barbiana. In piccolo. Certo. Solo un richiamo. Ma non credo sarebbe sbagliato sostenere che se oggi Don Milani dovesse cercare nuovi ragazzi a cui fare scuola per dare loro voce e parole, questi bambini e questi ragazzi li cercherebbe, in buona parte, tra i figli dei migranti. E in questo magari anche oggi Don Milani sarebbe contestato dalla destra che trova antipatici i "preti eretici", i preti che stanno dalla parte degli ultimi, i preti che muovendosi sulla scia di quello che predica tutti i giorni Papa Francesco, sono "accoglienti".
Ma un'altra cosa che ha fatto piacere a tutti coloro che hanno sostenuto il progetto "SOstegno LEttura" è che gran parte dei ragazzi che vi hanno partecipato è risultato promosso anche a scuola. Solo qualcuno è stato rimandato con debiti formativi. Mentre pochi sono stati bocciati. Insomma degli oltre 45 ragazzi che hanno seguito il progetto SO.LE e il doposcuola, il grosso ha proseguito il cammino scolastico e qualcuno ha ottenuto dei buoni risultati.
Davvero una bella soddisfazione per tutti ed un bell'esempio di cosa la società civile può fare quando riesce a mettere insieme le forze e a collaborare.
Perchè solo se cresceremo una gioventù culturalmente forte e preparata, sgombra da pregiudizi, il Paese potrà garantire risorse e benessere per tutti.
(interno Oratorio - consegna attestati, 30/6/2017)



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