Non ho capito bene la dinamica che ha portato a spianare il vecchio capannone dell’ex magazzino Ape della Piaggio sul viale omonimo.
Non sono neppure riuscito a trovare nel sito web del Comune di Pontedera gli atti che documentassero nel dettaglio le ragioni di sicurezza e di pericolosità per cui è stato assolutamente necessario in 4 e 4 8 abbattere le strutture metalliche e tra che ci s’era anche i muri di sostegno. Ma ci credo che queste ragioni ci fossero. Ci credo.
Non trovo neppure necessario fare polemica sul fatto che l'ex magazzino Ape faceva parte di un progetto di riqualificazione urbana che in 5 anni il Comune non è riuscito ad appaltare e quindi a realizzare. Il COVID, le cavallette, l’alluvione, tutto ha congiurato contro questa formidabile amministrazione.
Non mi interessa neppure sapere perché la Sovrintendenza ai monumenti e belle arti di Pisa in questo caso non è intervenuta per tutelare una struttura che poteva essere di un qualche interesse per l’archeologia industriale pontederese.
Sui costi di demolizione e smaltimento credo di aver letto che ce la siamo cavata con 120.000 euro e spiccioli. Troppi? Pochi per una demolizione con recupero dei materiali ferrosi? Non lo so.
Bene però per la tempestività e l’efficacia dell’intervento effettuato da una ditta a km 0 che ha risolto il problema.
Mi chiedo solo perché la logica applicata per l’ex magazzino Ape non si possa applicare anche alle strutture dei parcheggi intorno alla biblioteca Gronchi, dove per tenere in piedi e restaurare una inutile giungla di colonne fatiscenti ora infarcite da decine di costosi pali di ferro, il Comune, attraverso la sua concessionaria dei parcheggi Siat, preveda di spendere 1 milione di euro. Una cifra enorme e soprattutto inutile, se confrontata col costo della sola demolizione e ripulitura della zona, che, anche includendoci la penale per la rimozione anticipata dei pannelli solari che sovrastano le colonne, non dovrebbe superare i 300.000 euro con un risparmio netto di 700.000 euro rispetto al preventivato. Mica noccioline. E col vantaggio di non avere demolito niente di importante né di attrattivo.
Ma vale davvero la pena di restaurare quelle colonne a quel prezzo? Ma a vantaggio di chi o di che cosa?
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