lunedì 19 giugno 2017

Ripensare le forme della partecipazione politica

Il deputato Paolo Fontanelli, già Pd ma ora iscritto ad Art. 1 Mdp, si è speso molto in questi ultimi anni per ampliare una riflessione che potesse consentire di rilanciare la partecipazione politica che da vecchio militante, funzionario e quindi amministratore del Pci, poi pds e quindi ds, Fontanelli ha visto progressivamente assotigliarsi. Sulla scia di questo tema Fontanelli ha anche presentato alla Camera dei Deputati una proposta di legge per definire meglio il dettato dell'art. 49 della costituzioone concernente l'assetto e il funzionamento dei partiti. E attorno a questo obiettivo riformatore, Fontanelli ha organizzato, almeno su Pisa, diversi dibattiti pubblici con politologi, storici, professori  di scienze della politica e politici per approfondire, dibattere, discutere un tema che gli sta particolarmente a cuore e che chiamerei sinteticamente la crisi della organizzazione politica.
In questo contesto stasera, presso la sala Alex Langer, in piazza Clari, è stato presentato un testo molto complesso, un testo accademico, scritto da Antonio Floridia, dell'Osservatorio elettorale della Regione Toscana, intitolato "Un'idea deliberativa di democrazia", Il Mulino, 2017.
A discutere del concetto di democrazia deliberativa, plebiscitaria, diretta e delle tante altre forme di "deriva" o di crisi che sta conoscendo in Occidente la democrazia, Nadia Urbinati (docente di scienze politiche alla Columbia University) e Saulle Panizza, docente di Diritto Costituzionale all'Università di Pisa. Ad ascoltarli una trentina di persone.
Il dibattito, introdotto da Fontanelli, si è articolato sia attorno agli aspetti concettuali che all'attualità politica, mantenendosi sempre ad un buon livello e cercando di rispondere alle domande che la disaffezione verso la politica e la crescente crisi di legittimazione politica pongono a tutti coloro che credono nella politica ragionata e discussa.
Ovviamente la discussione non ha proposto panacee, ma riflessioni, analisi e dubbi, perché la stessa democrazia deliberativa, di matrice per lo più americana, analizzata e proposta da Floridia, va considerata solo un metodo, per altro non privo di criticità e controindicazioni.
Ma se non esiste l'olio della Maddalena per riavvicinare la gente alla politica, certo si esce da serate e conferenze come queste con la speranza che si possa ancora discutere di politica ad un livello accettabile e cercando di dare un senso a quello che si dice. Mi rendo conto che non è molto. Ma anche i tempi sono quello che sono.

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