Chissà se lo sanno i giovani italiani che il RIARMO EU approvato la scorsa settimana dal Consiglio Europeo e ieri anche dal Parlamento Europeo è una scelta due volte contro di loro. Si, si, proprio anche contro i giovani italiani. Primo, perché il RIARMO innalzerà il livello del già spropositato debito nazionale italiano che si scaricherà sulle loro spalle come futuri e longevi contribuenti e come cittadini. Secondo, perché se il RIARMO provocherà la guerra, a farla saranno proprio loro, i giovani. E non avranno la possibilità di farla in smartworking, sdraiati su qualche bella veranda in qualche incantevole location italiana, davanti a un pc e a uno spritz. No. Come insegna l’attuale guerra in Ucraina dovranno combatterla nel fango delle trincee, negli accampamenti, tra le macerie degli edifici bombardati. E molti di loro ci lasceranno la pelle. Si perché se il RIARMO ci porterà in guerra tornerà anche la leva obbligatoria per i giovani italiani. Perché ci vorranno almeno 40 o 50.000 nuovi giovani soldati italiani per combatterla. Certo i nostri giovani potranno darsi alla macchia ovvero espatriare per non essere arruolati a forza. Si parla di 700.000 giovani russi che hanno lasciato il loro paese per non finire in guerra e di alcune centinaia di migliaia di Ucraini che hanno fatto lo stesso. Ma bisognerà che i giovani italiani fuggano fuori dall'Europa per non essere ricatturati come disertori negli altri paesi europei. E non sarà una passeggiata scappare.
Ma tutto questo sembra interessarli molto poco. Fanno finta di nulla. Sembra che il RIARMO sia solo una cosa per vecchi. Così per lo più i giovani tacciono. Almeno in pubblico. Niente dimostrazioni. I giornali non li cercano per sapere che cosa pensano. Le TV li ignorano. Sui social si parla d’altro.
Non si sente dire di manifestazioni di giovani contro il RIARMO. Né tra gli studenti delle superiori. Né tra gli universitari. Eppure la cosa lì riguarda. E parecchio.
Forse pensano che i vecchietti che hanno approvato il RIARMO a Bruxelles e a Strasburgo stiano scherzando; o che comunque, siccome i giovani sono considerati dall’opinione pubblica un generazione fragile e ansiosa, all’esame della leva militare saranno tutti scartati per scarsa attitudine al combattimento. Forse pensano che al fronte ce li accompagneranno gli insegnanti di sostegno o i tutor e che il grilletto glielo premeranno altri.
Io credo che si sbaglino di grosso; e che se il RIARMO funzionerà, via mail gli arriverà presto una cartolina precetto o un messaggino su WhatsApp che chiederà loro di presentarsi ai distretti militari. Dopodiché comincerà l’incubo.
Esagero? Lo spero anch’io.
Ma se non esagero, saranno cavoli amari. Non sarà allora il caso che i giovani comincino a far sentire la loro voce sul RIARMO?
Magari potrebbero farsi sentire persino i giovani del PD.
Non mi pare che sia stato un gran segnale quello di Elly di astenersi a Strasburgo. Oltre tutto il 50% dei suoi ha approvato il RIARMO. E nessuno di loro detto NO. Neppure Tarquinio e Strada. E i giovani PD che ne pensano?
Magari potrebbero tirar fuori la voce anche i giovani cattolici.
Papa Francesco avrà toccato i loro cuori. Auguriamocelo.
Perché anche se i giovani se ne fregano della politica, possono stare certi che la politica e il RIARMO si occuperanno attivamente di loro. E temo che la cosa alla fine ai giovani non piacerà per niente. E nemmeno a tanti vecchi, per essere chiari.
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