L’ultima volta che molti Paesi europei (Uk, Francia, Italia, Germania) si riarmarono massicciamente fu tra il 1934 e il 1939. Alla fine di quel quinquennio di RIARMO, scoppiò la seconda guerra mondiale.
Fu la peggiore carneficina mai organizzata dagli europei in tutta la loro storia precedente che si concluse con l’uso delle bombe atomiche americane in Giappone.
In questi giorni l’Unione Europea sta approvando piani di riarmo collettivi e nazionali in un contesto già infiammato dalla guerra russo-ucraina, dove gli stati della UE sono coinvolti senza truppe sul terreno ma dove il rischio di un coinvolgimento TOTALE è altissimo.
Il RIARMO, stimolato anche dalle scelte americane, può portarci dritto all’inferno (basta ricordare il caos dei Balcani negli anni ‘90).
L’idea che l’EUROPA per dimostrare di essere una civiltà superiore debba riarmarsi è una FESSERIA.
L’idea che l’EUROPA possa esportare la democrazia con la deterrenza armata è una pericolosa stupidaggine (Iraq e Afghanistan stanno lì a ricordarcelo).
Certo l’Unione Europea deve difendere gli stati che ne fanno parte, ma con un sistema di difesa limitata. Senza pretendere di garantire la sicurezza fuori dai propri confini e senza far uscire soldati dai propri confini.
Tra l’altro l’Europa dovrebbe dichiarare quali sono i propri confini. E riconoscere i propri limiti.
Oggi tantissima stampa, tanta TV e tante forze politiche (di destra e di sinistra) si stanno schierando per il RIARMO, sia pure con molti distinguo.
Invece si ascoltano poche voci e spesso flebili, contraddittorie e ambigue contro il riarmo.
Manca un’opinione pubblica europea che si opponga al RIARMO senza se e senza ma. Se verrà la guerra travolgerà tutti, anche gli ambigui e gli indecisi.
E trasformerà tutti in carne da macello.
Nessun commento:
Posta un commento