lunedì 23 giugno 2025

PONTEDERA, LA FONDAZIONE TEATRO TOSCANA E IL SINDACO FRANCONI

Credo che il consigliere Stella sbagli ad attribuire un ruolo forte, nella vicenda del per ora solo paventato “declassamento” teatrale della Pergola e quindi anche del Teatro Era, al sindaco di Pontedera, alle cui scelte di politica culturale, come è noto, non ho mai fatto mancare le  mie aperte critiche, ma che qui mi trovo costretto a difendere.

Perché, per quello che si riesce a capire,  la vicenda del temuto declassamento del Teatro della Toscana (TT), che riguarda anche Pontedera, si sta giocando tutta a Firenze.

Si tratta di uno scontro che per varie ragioni è stato molto ideologizzato e personalizzato, ma che non è ancora concluso.

Quindi ripeto che la regia di questa commedia popolare la tiene la sindaca di Firenze. 

E' lei e non Franconi ad aver scelto Massini come direttore artistico del TT e ad aver deciso (senza chiedere il parere del Ministero) di licenziare anticipatamente il direttore generale Giorgetti. E su questo licenziamento anticipato, sarei proprio curioso di sapere cosa abbia votato lo scorso referendum la sindaca di Firenze.

Aggiungo poi che la cosa che ha più irritato il Ministero (e forse anche certi ambienti fiorentini) non è tanto la scelta di Massini (le cui idee di politica culturale erano notissime e che lo stesso Giuli ha definito un “bene dell’Unesco” e una risorsa per il Paese, vedi foto), quanto il licenziamento di Giorgetti che dirigeva la Pergola da oltre 15 anni.

Del resto Firenze vanta una certa capacità di conflitto nell’ambito degli istituti culturali (basta solo ripensare alla vicenda dei suoi istituti musicali) con il Ministero e con vari ministri alla cultura, di cui questo sembra essere solo l’ennesimo episodio.

Poi ovviamente la visibilità politica di Massini e lo scontro ideologico con la Destra hanno reso la presentazione della nuova stagione teatrale in piazza della Signoria ancora più spettacolare, con la speranza che questo attiri tanti nuovi abbonati. Ma il nodo del conflitto, checché ne dicano lo stesso Massini e la Funaro, non sta qui.

E comunque tutto si può sostenere tranne che Franconi abbia avuto però un ruolo forte in questa vicenda o che ne potrà avere nei suoi futuri sviluppi.

Il sindaco di Pontedera si è limitato ad assecondare le decisione che la sindaca di Firenze, sostenuta dalla Regione Toscana e, immagino, anche dagli istituti di credito fiorentini che reggono il bilancio della Fondazione TT, ha proposto.

Di meglio, anche volendo, visto lo scarso peso esercitato dal nostro comune nell’assetto della Fondazione TT, il nostro sindaco non avrebbe potuto fare. 

Semmai si tratta di capire chi potrà cercare di ricucire lo strappo tra fondazione e ministero e cercare, se c'è ancora modo, di evitare il declassamento del TT, che vorrebbe dire tagliare ulteriori fondi (e forse posti di lavoro) al Teatro anche di Pontedera.

E qui il centro destra dovrebbe esercitare attraverso tutti i suoi uomini più rappresentativi un po' di pressing sul Ministro Giuli.

Perché anche se Franconi avesse commesso qualche errore tattico, non fare tutto quello che è nelle possibilità del centro destra pontederese (e fiorentino) per ricucire lo strappo sarebbe un errore ben più grande e soprattutto ferire ancora di più il nostro grande teatro cittadino.

La vecchia DC polemizzava coi sindaci comunisti pontederesi, certo. Ma poi i suoi uomini accompagnavano spesso i sindaci comunisti negli uffici ministeriali e della stessa presidenza della Repubblica (tutti a controllo democristiano).

Se il centrodestra crede davvero nel ruolo del Teatro Era più che polemizzare col Franconi (e intanto perdere milioni di contributi statali e indebolire la struttura teatrale) dovrebbe muoversi con Roma. E ricucire.

Le polemiche ideologiche erano già roba vecchia 70 anni fa, figuriamoci oggi. Da qualunque parte e per qualunque ragione vengano alimentate.

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