Lo so, lo so, amministrare un Comune non è facile. Gestire le manutenzioni neppure. E così quando un anno fa ho segnalato all’amministrazione la situazione sgangherata dei cordoli all’ingresso del glorioso parco dell'Albereta, non mi aspettavo che la faccenda fosse risolta subito. Ci mancherebbe. Vivo a Pontedera da sempre (e, per giunta, sono un ex dipendente comunale).
So bene che al servizio manutenzioni sono rimasti tre gatti, che gran parte delle attività delle manutenzioni sono in appalto, che non è facile gestire il personale pubblico, che i soldi non ci sono mai, che per fare un lavoro ci vuole un progetto e che ci sono molti vincoli burocratici all’azione pubblica, ecc. ecc.
Ma almeno in un anno speravo che qualcosa si muovesse. In fondo si tratta di una piccolissima cosa. Un lavoro da poco. In un anno immaginavo che le pietre potessero essere almeno ricollocate a posto. Invece niente. Come da foto allegata le pietre sono sempre sgangheratamente buttate là.
Lo so, lo so. È solo una piccola cosa. Ma il parco di Villa Crastan resta chiuso al pubblico, il parco di Villa Piaggio è un po' troppo appartato e decentrato rispetto al centro storico, perciò l’Albereta resta pur sempre una bella struttura e un’area frequentata che meriterebbe una manutenzione decisamente migliore. Una maggiore cura. La sistemazione del campo da basket, affidato ad una società sportiva, mi aveva fatto ben sperare.
Invece pare che per i cordoli all’ingresso non si trovi nessuna società sportiva che possa farsene carico e nemmeno nessun'altra associazione di volontariato del Terzo settore. Peccato.
Allora muoviamo il personale comunale. Quanto ci vorrà mai a risistemarli alla buona quei cordoli. Proviamoci, almeno.
Seeeeeeeeee!
Un amico con cui ho ragionato della cosa mi ha preso in giro e ha osservato: ma se gli assessori si improvvisano dirigenti (e non potrebbero e comunque non lo sono); se gli amministratori non hanno un’idea di come si costruisce e si gestisce una macchina amministrativa locale (e non ce l’hanno, visto che sono ricorsi al volontariato perfino per gestire le teste calde che frequentano la fiera); se gli appalti o le assegnazioni dirette sono la norma ovunque e verso chiunque la legge non lo vieti; se gli uffici si svuotano e l’apparato comunale si affloscia; se dirigenti e altri figure qualificate scappano verso altre amministrazioni appena possono; se un bell’esempio della gestione del personale a Pontedera è stato quello di assumere il sindaco di un'importante città vicina, pescandolo dalla graduatoria giusta al momento giusto, consentendogli, com’era suo diritto, il congedo di un anno fino a fine mandato, e poi l’ex sindaco e' entrato al lavoro e dopo due mesi se n'è andato, beh, e' facile prevedere quanto rimarranno allo stato brado i cordoli dell’Albereta che ti interessano tanto.
E allora ci scriverò sopra un post su facebook, ho ribattuto.
Sai la paura che gli fai, mi ha replicato, guardandomi come se fossi un cretino da tastiera.
Questa macchina amministrativa va come una lumaca. La velocità la forniscono solo i soggetti esterni. Ufficiosamente lo ammettono gli stessi amministratori, ma ufficialmente è tutta colpa dei tagli del governo ora a trazione neofascista. Che grande pacchia ideologica è la Meloni per i comuni toscani! Perfino meglio dei vecchi governi a guida democristiana.
Ovviamente Pontedera non è la sola a gestire la macchina amministrativa comunale così. Ci mancherebbe.
Ma questo non l’assolve.
E intanto i cordoli dell'Albereta rimarranno così ancora un bel po'.
O allora!!!
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