venerdì 17 ottobre 2025

VOLANO GLI STRACCI IN VALDERA

Un tempo i panni sporchi si lavavano in famiglia e nel segreto delle stanze di partito. Oggi invece, per fortuna dei militanti e per il divertimento degli altri, il PD fa a gara a pubblicizzarli i lanci degli stracci. Storie così piacciono parecchio.

Perciò la saga delle due candidate del PD, una delle quali estromessa dalla corsa all’ultimo tuffo proprio dalla segreteria nazionale, continua. Anche dopo il voto. E tra i ringraziamenti, le mezze frasi allusive e le battute solo apparentemente concilianti, il fuoco cova sotto la cenere.

È il segno di una passione civile e politica forte che brucia e non si argina facilmente. Buon segno.

Peccato solo che nella guerra delle due candidate si siano gettati anche 11 sindaci del circondario, capeggiati da Pontedera, tutti scatenati contro l’estromissione della loro giovane candidata. E peccato che anche dopo il voto alcuni sindaci paiono puntare ad indebolire la candidata vincente, la quale però ha raccolto un mare di preferenze, indizio chiaro dell’orientamento dell’elettorato di riferimento.

Perciò un dilemma si pone ai riottosi sindaci della Valdera. Devono infatti decidere se omaggiare la campionessa delle preferenze (e facilitarsi gli accessi in Regione) oppure continuare a osteggiarla (e perdere una santa protettrice nella capitale).

Il PD pontederese sta suggerendo ai sindaci di battere la seconda strada.

Ma io sono sicuro che i sindaci, che hanno inteso bene come la pensano gli elettori, andranno tutti quanti a Canossa dalla rieletta e presto faranno a gara a farsi nuovi selfie pieni di sorrisoni con lei.

Inoltre sono ragionevolmente certo che a Canossa ci andrà anche il PD di Pontedera e il suo leader, che presto si dimenticherà perfino la storia delle autosospensioni dal partito, come del resto faranno quasi tutti i membri della giunta comunale pontederese.

Ma la saga continuerà. La guerra delle candidate non è finita. Il film è solo cominciato.

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