IL DOPO RENZI SARA' CONFUSO
Chi ha voluto azzoppare Renzi, che era riuscito a sbrogliare una situazione politica non facile, due anni e mezzo fa, ora deve sorbirsi una situazione ambigua e confusa. Il si di 13 milioni e passa di italiani non è bastato a tenere in sella Matteo. Ora perciò si apre una stagione confusa, stile prima repubblica, come è inevitabile. E quelli del no che dicevano che il dopo renzi sarebbe stata una passeggiata avranno modo di toccare con mano tutti i giorni che avevano sbagliato analisi. La vittoria dei costituzionalisti duri e puri riporta infatti indietro le lancette dell'orologio della storia politica del paese. E se si arriverà ad un ritorno al quasi proporzionale con premio minimo alle coalizioni si tornerà per forza a governi di centrodestra o centrosinistra appoggiati dall'una e dall'altra parte con inciuci degni della 1a Repubblica. Insomma più rappresentatività fa rima con più compromessi quotidiani in Parlamento e con più accordi sottobanco.. Se si vogliono vittorie più nette e vincitori meno condizionati dai vinti, serve una legge più maggioritaria e istituzioni meno bicamerali. Ma se la maggioranza del popolo, 19 milioni di no contro 13 di sì, questa cosa non la vuole, trovo giusto che non si faccia. Solo che il neppure popolo non può volere la botte piena e la moglie ubriaca. Questa pretesa non si realizzerà neppure se la chiedono 19 milioni di votanti. Il popolo è bene che lo sappia.
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