Il SI al referendum è stato sconfitto, ma...
Il risultato referendario pur con le sue caratteristiche è molto buono per chi vuole cambiare in meglio il paese e non solo coalizzarsi per stare fermo.
Ottenere un consenso vero del 40% di elettori, in una situazione come questa, con tutte le forze politiche del paese, tranne la parte maggioritaria del pd, schierate per il NO non era affatto scontato. Tra l'altro Renzi ha di fatto subito una scissione sostanziale se non formale di una parte del suo partito e delle forze amiche che fiancheggiavano il suo partito.
Insomma una situazione complessa in cui le forze del cambiamento si sono rivelate minoritarie a livello popolare, ma di una minoranza compatta e tutto sommato ben radicata e di ampie proporzioni che, ad essere sincero se resterà del 40% dopo il conteggio dei voti veri, non mi aspettavo.
Del resto è noto che l'italia non l'hanno fatta i plebisciti voluti da Cavour ma un migliaio di garibaldini disubbidienti che hanno rischiato la pelle e combattuto contro i borboni, creando una situazione politica e militare nuova e favorevole alla nascita del nuovo stato nazionale italiano. Stesso ragionamento con la resistenza tra il 43 e il 45. Sono state minoranze coraggiose a salire sui monti e a dare battaglia.
Ma tornando al referendum ovviamente la bufala dei poteri forti si è rivelata per quella che è, vale a dire una sciocchezza. Perché dei poteri forti che perdono cosi non sono evidentemente poteri forti. E chi sosteneva questa tesi sarà contento di vedere i poteri forti sconfitti, ma non perché la sua analisi fosse corretta. Semplicemente perché è più facile mettere d'accordo tante persone per un NO a qualcosa o a qualcuno, che metterne d'accordo tante su qualche progetto comune e su qualcuno.
L'individualismo nazionale trova più facile ostacolare qualcuno o qualcosa piuttosto che definire e sostenere una soluzione innovativa comune. Mi sembra questa la spiegazione migliore di quanto successo. Gli italiani mostrano un forte conservatorismo. Questo caratterizza stabilmente le maggioranze politiche di questo paese, che non a caso, in 70 anni di repubblica, non ha mai visto governare la sinistra se non in coalizioni in cui il baricentro però stava rigorosamente al centro quando non a destra.
Da qui, cioè da un trend di lungo periodo, ripartirà la vita politica italiana. Che i poteri forti ce la mandino buona!
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