lunedì 9 aprile 2018

Mio papà scrive la guerra / Luigi Garlando, Piemme, 2005, p. 106
I racconti di Garlando con un forte impegno civile meritano sempre e comunque di essere letti. Sono un modo esplicito di narrare ai bambini e ai ragazzi i dolori, le difficoltà e le tragedie del mondo. Per capirle ed esorcizzarle. Ma, diciamocelo, quella che conosciamo come letteratura per ragazzi ha sempre fatto questo. A volte però il perseguimento del fine inceppa un po' il racconto e la storia. Nel caso del "Mio papà.." sembra di avvertire questo inceppamento. Ma lo sforzo per raccontare temi difficili (come l'assurdità delle guerre e l'ossessione di raccontarle in presa diretta) è largamente meritorio e valido. E merita di correre il rischio dell'efficacia narrativa.

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