domenica 29 aprile 2018

Frazioni e Sezioni / di Angelo Frosini.
Presentazione molto partecipata, a San Miniato, ieri pomeriggio, quella del libro che Angelo Frosini ha scritto per fissare e tramandare episodi, avvenimenti e insegnamenti che hanno caratterizzato la sua vita di docente di matematica, di politico e di amministratore comunale. Nonostante la stampa locale avesse ignorato l'evento, oltre un centinaio di persone si sono accalcate nell'aula Pacis di San Domenico per ascoltare i commenti e aggiungere qualche episodio e qualche aneddoto ai 53 racconti che l'autore ha distillato sotto il titolo “Frazioni e Sezioni. Racconti di scuola e di politica” (edito da “La Conchiglia di Santiago”, 15€). L'avvio è toccato ad Andrea Mancini, che, in qualità di editore, ha raccontato i tratti essenziali del libro che ha costruito insieme all'autore, partendo dall'idea di mettere insieme un piccolo omaggio ironico e divertente per i colleghi insegnanti che il pensionando Angelo si appresta a salutare. Letto il materiale, Mancini e altri amici hanno semplicemente incoraggiato il Prof a dare ancora più forza alle sue storie scolastiche e politiche. Si è così giunti ad un prodotto godibilissimo, che non ha perso smalto, ironia e leggerezza, ma semmai ha assunto un valore ancora più emblematico e significativo e non solo nel contesto locale (tant'è che sarà presentato a maggio al Salone del Libro di Torino nello stand della Regione Toscana con la presenza e i commenti di Enrico Rossi).
E con l'ironia e l'autoironia sormiona e bonaria dell'Autore ha giocato Pilade Cantini, cantastorie, scrittore, poeta, animatore culturale e politico di lungo corso, che ha letto un gustoso racconto con al centro una serie di parole pronunciate alla Buchmesse di Francoforte dal sindaco Frosini, in un misto di italiano e di tedesco, un idioma definito da uno dei presenti alla Fiera “alla Benigni”.
A commentare invece i ricordi politici dell'ex sindaco di San Miniato è stato Paolo Fontanelli, già sindaco di Pisa oltre che ex parlamentare del PD e oggi esponente di LeU. Fontanelli, oltre a parlare delle doti autoironiche di Angelo, ha insistito molto sul ruolo pubblico del sindaco e sulla dignità di aspetti apparentemente marginali come quello di saper indossare la fascia tricolore solo nelle occasioni istituzionali, senza abusarne quindi. Naturalmente in questa parte della presentazione è uscita  qualche salace battuta sull'attualità politica ed è stata ricordata la polemica sull'autovelox in superstrada che collegò il giovane Renzi, allora presidente della Provincia di Firenze, al comune di San Miniato.
Dalla politica si è poi tornati verso la scuola. Così, dopo aver letto il brano in cui si narra di come Angelo prese la decisione di iscriversi alla facoltà di matematica, la parola è passata alla studentessa del Liceo Marconi Giulia Fontanelli, la quale ha raccontato che cosa significa avere a che fare con un prof pignolo e puntuale come Angelo e di come l'esempio di un docente che riportava i compiti corretti in pochissimi giorni e si faceva trovare in classe sempre puntualissimo all'inizio della lezione l'avesse stimolata ad impegnarsi e avesse rappresentato un punto di riferimento con cui confrontarsi e, perchè no?, un esempio da imitare.
Infine la prof Cristina Giorgi, docente al Liceo Marconi di San Miniato, ha disegnato un breve ironico ritratto del collega con uno specifico riferimento all'impegno di Angelo nel settore dell'orientamento scolastico; un impegno che lo stesso Frosini richiama in un paio di racconti del libro. Tra le osservazioni della prof è poi uscito fuori anche un pizzico di invidia per la puntualità di Angelo  nella riconsegna dei compiti, impresa, a dire il vero, un po' più ardua per in insegnante di lettere qual è la prof Giorgi. Angelo ha concordato.
Dopo gli interventi previsti e alcune repliche dello stesso Autore, sono seguiti i ricordi e le riflessioni di tanti altri amici, colleghi, collaboratori, dagli ex sindaci Alfonso Lippi e Ivan Mencacci, da Laura Cavallini a Calugi  a Grazia Messerini, da Morena Lotti a Daniel Pescini e tanti altri di cui mi scuso di non ricordare i nomi. Ma tra le battute più ganze che si sono ascoltate ieri pomeriggio ci sono quelle dell'allenatore Renzo Ulivieri, il quale se ha impietosamente infierito su Angelo definendolo come calciatore e terzino un'autentica schiappa, ha però aggiunto che come sindaco ha fatto parte di una bella tradizione, dopo di lui " purtroppo bruscamente interrotta". L'ultimo intervento è toccato a Vittorio Gasparri, già operaio e sindacalista alla Piaggio di Pontedera, il quale, partendo da un racconto di Angelo dedicato ai funerali di Enrico Berlinguer, ha detto che era lieto di aver partecipato ad un evento così denso di significati e ha aggiunto che avrebbe comprato due copie del volume, una per sé e una per farne omaggio all'attuale sindaco di San Miniato.

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