domenica 13 dicembre 2020

Qualche domanda sempre su Piazza Curtatone alle forze politiche (non PD) di maggioranza

In attesa di ricevere una risposta dal segretario del PD di Pontedera alle domande poste sul nome di Piazza Curtatone, giro le stesse domande, senza modificare nulla, pur non avendo in questo caso alcun titolo se non la curiosità e il gusto del confronto civile e pubblico per farlo, alle forze politiche, alle liste e ai singoli consiglieri eletti in diverse formazioni che sostengono e fanno parte integrante dell'attuale maggioranza consiliare. 

Dico questo perchè credo che tali forze, coi loro consiglieri, abbiano condiviso il sostegno alla mozione della maggioranza che intende cambiare, in maniera impropria, almeno ad avviso di quasi 500 concittadini (mi riferisco a quelli che si sono espressi nel sondaggio lanciato da Quinewsvaldera una decina di giorni fa), il nome di Piazza Curtatone. 

Tra queste forze politiche, tra questi consiglieri, tra questi assessori ve ne sono sicuramente di particolarmente sensibili ai temi istituzionali, alle memorie storiche della città, alle sue tradizioni nazionali.

Anche da loro, da ciascuno di loro, come forze politiche e come singoli, sarebbe interessante sapere con quali motivazioni e per quali ragioni hanno deciso di sostenere il mutamento del nome della piazza e l'abbandono di una tradizione storica che si racconta e si propone in un luogo così centrale della città.

Visitando infatti le pagine facebook di alcuni dei consiglieri non PD della maggioranza non mi pare di aver trovato alcun riferimento a questa loro immagino convinta adesione alla mozione su Piazza Curtatone approvata poche settimane fa in consiglio. Approvata anche da loro.

E scrivo questo perchè un atto collettivo, come l'approvazione di una delibera consiliare che ha un valore simbolico per la città, presa in fretta e furia e in un momento per altro difficile per la nostra città e per l'intero paese, non è infatti una responsabilità che riguarda solo il partito di maggioranza della coalizione (che ovviamente ne porta la responsabilità maggiore), ma va ricondotto anche a tutte le forze politiche e ai singoli consiglieri che questa maggioranza compongono e sostengono.



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