lunedì 14 dicembre 2020

Risposta al segretario del PD su Piazza Curtatone

Caro Floriano, ho letto con attenzione il tuo post e le tue argomentazioni che non solo non mi convincono ma trovo contraddittore e inconsistenti.
Così le esamino una per una e ti sottopongo le mie osservazioni. Te sostieni che solo "alcune voci" si sono levate contro la decisione del PD sulla Piazza. Altro che poche "voci". Su Quinewsvaldera un sondaggio per altro durato solo 3 gg ha portato quasi 500 persone a esprimersi contro la decisione del Consiglio comunale e del PD sul nome di p.zza Curtatone. I contrari al cambiamento sono stati pari al 70% di coloro che si sono espressi. Inoltre quasi 200 persone hanno messo nome e cognome (e quindi la faccia) dietro una petizione popolare lanciata dal professor Montorzi su fb per chiedere di non cambiare nome alla Piazza. No, caro Floriano, non si tratta di poche voci. Un bel po' di pontederesi vi hanno detto chiaro e tondo di non apprezzare le scelte sostenute dal PD. E questo non può essere smentito. Per contro non risulta che il PD abbia fatto nessuna compagna di ascolto su questo argomento (come invece avrebbe dovuto) neppure tra i propri iscritti e non credo che tu possa indicare, con dati verificabili, quale sia il grado di consenso alla vostra scelta neppure tra gli iscritti del partito. O no?
Poi ci sono le motivazioni di questa cancellazione di memoria. E qui la tua lunga risposta è mancante e tautologica. Mancante perchè anche a strizzarle bene le tue parole non si ricavano le ragioni per cui avete deciso di cancellare Curtatone dalla geografia valoriale della città. Tautologica perchè sostieni più volte che valeva la pena di mettere al centro della città la figura del pugile Mazzinghi e questo automaticamente cancellava la storia risorgimentale e l'idea nazionale che il nome di Curtatone porta con sé e a cui solo a parole dite di tributare il massimo rispetto. Ma come si fa a rispettare una cosa e cancellarne il ricordo pubblico? Qui la contraddizione è lampante.
Il fatto poi che un gran bel numero di intellettuali (così ci apostrofi Floriano, con un termine a cui sembri dare una valenza negativa), molti dei quali vicini al PD e alle liste di appoggio della maggioranza, abbia contestato apertamente (e in un'epoca di nicodemismo da far paura) le scelte del partito, beh un dissenso così ampio e franco non può essere liquidato con una battuta sprezzante. Se gran parte di coloro che si sono occupati della storia e dell'identità di questa città, diversi dei quali per altro vostri elettori, vi hanno detto con coraggio che avete fatto un errore, qualcosa vorrà pur dire. E buon per voi che non sono più vivi nè il professor Giuseppe Caciagli, nè il professor Giuseppe De Martini, nè il professor Dino Carlesi, altrimenti di alcuni di loro (e penso in particolare al prof. Carlesi, di cui non avete neppure ricordato il decennale della morte) avreste udito le grida per le scale di Palazzo Stefanelli. Santo cielo, come ci manca il piglio polemico di Dino nel dibattito pubblico cittadino.
La verità è che, con il consenso di pochi, senza consultarvi neppure con i vostri iscritti più fidati, probabilmente mal consigliati e, forse, senza neppure sapere bene cosa stavate facendo, come PD pontederese avete ammainato la bandiera risorgimentale e nazionale, dopo aver fatto sparire la lapide ai caduti delle patrie battaglie e il busto al generale della Chiesa, alzando al loro posto nuovi ideali che te hai sintetizzato nei pugni proletari contro il mondo borghese. Un riscatto operaio contro lo sfruttamento capitalistico. Ohi, ohi. Confesso, che tra tutti gli argomenti che hai tirato fuori, questo mi sembra il meno opportuno e non tanto perchè la vicenda di Mazzinghi non si possa leggere sommariamente anche così, ma perchè proiettata nel XXI secolo una simile visione cosa diavolo racconta alle giovani generazioni (inclusi i giovani del Pd)? Non credi che prima o poi i giovani si e vi chiederanno come mai è stato cambiato nome ad una piazza risorgimentale (una delle poche grandi epopee fondanti di questo paese) assegnandole quello di un pugile che certo è salito sul tetto del mondo ma prendendo a cazzotti altri esseri umani come lui? È davvero questo che vogliamo suggerire a loro di fare da grandi? Alle ragazze e ai ragazzi di Pontedera e della Valdera di oggi questo suggeriamo di fare? Ma via...
A mio avviso si tratta di indicare ai giovani, alle migliaia di ragazzi e ragazze che ogni giorno varcano (e speriamo tornino presto a farlo) le porte del villaggio scolastico, simboli forti di intelligenza, di impegno, di lavoro innovativo e di capacità creative. Mentre il Pd pontederese, per bocca tua, indica loro di guardare alla nobile (certo ma quanto realistica) arte del pugilato di cui per altro non si è riusciti nemmeno a coltivare la tradizione attraverso la sopravvivenza di una palestra adeguata ad allenarsi. Ma può essere davvero quella suggerita dal Pd la prospettiva di resilienza e riscatto da veicolare alle migliaia di ragazze e ai ragazzi che saranno il domani di questa città e della Valdera? Non scherziamo.
Questo non può essere il messaggio che un partito che guarda al futuro lancia ai suoi cittadini che più hanno bisogno di speranza. Non può dire loro di menare sodo i pugni proletari contro la borghesia per conquistare il loro posto nel mondo. Magari aggiungendoci un po' di movida e un po' di addobbi artistici possibilmente polemici per completare il gioco. Non può essere questa la strada che il PD pontederese suggerisce ad una città smarrita e sicuramente anche incattivita come dice il Censis. Perchè se così fosse, da intellettuale, come mi hai apostrofato te, dico che siamo messi male.
No, il giusto riconoscimento dovuto a Mazzinghi va collocato in un luogo idoneo, ma non nel centro di Pontedera. Pontedera non può cancellare Piazza Curtatone e il sistema di valori che ad essa è collegato; e soprattutto deve continuare a costruire il proprio futuro anche come città dello studio e della cultura, delle tecnologie e delle imprese, magari dialogando meglio anche con la Piaggio, questa sì un'azienda che potrebbe attirare turisti da tutto il mondo e che di sicuro porta il nome di Pontedera attraverso il pianeta, un'azienda con la quale, anche in un'era post-ideologica come quella in cui viviamo, diciamocelo, non riusciamo a dialogare bene.
Per questo credo che il PD dovrebbe trovare il modo, dialogando con i propri alleati, di trovare una soluzione migliore che tenga conto anche del parere di quelle centinaia di pontederesi, molti dei quali vostri elettori, che hanno espresso il proprio dissenso rispetto ad una scelta affrettata e poco ponderata. Prima lo farete, meglio sarà per la città e anche per il Pd.



 

2 commenti:

  1. Grazie Roberto per la tua risposta che condivido in toto e non avrei saputo chiarire meglio.
    Sono stata tra i fondatori del PD locale, con entusiasmo, per tanti anni,impiegando molto del mio tempo e delle mie capacità, convinta che il partito lavorasse per migliorare la condizione sociale e culturale dei miei concittadini. Da un po' di tempo ho difficoltà a capire alcune scelte, una tra le meno importanti quella del nome di piazza Curtatone. Soprattutto sento di non poter dialogare...Ho provato a non rinnovare la tessera, per guardare dall'esterno, ma la visione non è migliorata. Mi dispiace tanto. Anche per le decorazioni natalizie, che apprezzo come gioco effimero, non proprio come arte, si poteva evitare la ricerca di scandalizzare che,tanto per dimensioni che come soggetto, non è sufficiente per suscitare dibattito. Aveva già fatto molto di più Caravaggio scegliendo la modella per " la morte della vergine"...










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    1. Purtroppo i tempi sono questi. Devo aggiungere che non siamo una eccezione. La deriva della politica italiana (nazionale e locale) sembra purtroppo inarrestabile. E a Destra è anche peggio. E tuttavia credo che non ci si debba arrendere e che sia importante prendere posizione e far sentire la propria voce, quando le scelte che vengono prese non ci convincono o, peggio, ci dispiacciono.

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