Premessa. La composita destra italiana è democratica. Ha idee distanti dalle mie. Specialmente sui diritti, ma è pienamente legittimata a governare e, se ha la maggioranza, a intervenire sul paese secondo i suoi indirizzi. Non ne ho paura. Salvo tenere sempre gli occhi ben aperti e contrastarla. Ma senza gridare ogni 3 x 2 all’arrivo del lupo fascista.
La prima e la principale ragione per cui voterò Bagnoli è legata alla possibilità che la sua vittoria riapra molte opportunità sul piano amministrativo locale e operi un cambiamento sulla città.
Intendiamoci. Riaprire non vuole dire verificarsi. Né vuol dire certezza di miglioramento assoluto. Ma una cosa è ragionevolmente sicura: solo se diventasse sindaco Bagnoli alcune scelte si potrebbero riprogettare. Se vince Franconi no.
Faccio alcuni esempi per chiarire.
SE VINCE BAGNOLI
1 DISCARICA/RIFIUTI: si può rivedere il piano della discarica e la strategia del distretto dei rifiuti. SE VINCE FRANCONI SCORDIAMOCELO.
2 KEU, si può istituire una commissione comunale d'inchiesta su tutta la vicenda e definire un atteggiamento conseguente.
3 DISCARICHE in Valdera. Attraverso l’Unione Valdera si possono approvare piani urbanistici integrati che ridimensionino il ruolo della discariche in Valdera
4 si può sperare di modificare la politica del TEATRO ERA e di negoziare con il Comune di Firenze un nuovo accordo per l’uso degli spazi teatrali aperto a molti soggetti.
5 PALP. Si può modificare la struttura della Fondazione Cultura e ridefinirne il ruolo e gli obiettivi del PALP, nominando un nuovo CDA.
6 Biblioteca GRONCHI. Si può modificare l’attuale piano del Project financing.
7 VILLA CRASTAN, si può studiare una proposta partecipata togliendo la Villa dalle competenze della Fondazione cultura
8 SOCIETÀ PARTECIPATE, si possono modificare l’attuale indirizzo, i rappresentanti, le strategie. E le società partecipate sono molte… e
decisive per la città.
9 FESTE. Si possono ridimensionare parecchio e recuperare risorse per interventi sociali
10 SCUOLA CURTATONE, si può studiare un progetto alternativo all’attuale
11 PIANO URBANISTICO, si può modificare il piano attuale, ripristinare aree agricole, forestare ed escludere un aumento del consumo di suolo
12 PIANO DEL VERDE, si può fare un vero piano
13 GESTIONE PARCHEGGI, si può provare a rendere di nuovo pubblica la Siat.
E così via. Ma le cose che si potrebbero rimettere in gioco sono davvero molte.
Domanda: questi obiettivi sono presenti nel programma Bagnoli?
Solo in parte. E spesso in forma diversa da come li ho indicati. E allora?
Qui c'è la mia seconda motivazione per votarlo.
Bagnoli ha costruito un programma da rappresentante dell’opposizione.
Ma se diventerà Sindaco di Pontedera dovrà invece misurarsi con una realtà concreta, con la responsabilità di portare avanti i progetti avviati da altri e di costruirne di propri. A quel punto, se è in gamba, studierà, crescerà e dovrà aggiornare il suo programma.
Costruira’ una squadra di assessori che sia in grado di sostenerlo. E cercherà buoni dirigenti.
Dovrà confrontarsi con sindaci anche di un altro colore politico, nell’Unione Valdera, di cui Pontedera è il baricentro naturale.
Infine Bagnoli potrà cercare alleanze e collaborazioni almeno coi civici di Pontedera con i quali ha condiviso battaglie e punti programmatici.
E' una scommessa? Certo. La faccio troppo facile? Può darsi.
La terza e ultima motivazione. La chiamo la clausola di sicurezza.
Dopo quasi 80 anni di egemonia assoluta sulla macchina comunale, lasciare il posto di comando ad altri e fare un po' di meditazione fuori dalle stanze dei bottoni potrebbe fare bene ai miei amici di centrosinistra. Potrebbe aiutarli a ripensare il senso di questa deriva oligarchico/padronale e di molte altre scelte non positive in cui hanno infilato la città. Ma essendo molto competente sul piano amministrativo, la classe dirigente di centro sinistra eserciterebbe un forte controllo sull’operato del nuovo sindaco, impedendogli di percorrere strade sbagliate. Insomma loro sarebbero una forte opposizione. Recitetebbero un potente ruolo di controllo che garantirebbe la prosecuzione della democrazia locale pur con un sindaco di destra. Assumerebbero il ruolo di clausola di sicurezza. Ma fuori dal potere. Almeno per 5 anni. Sarebbe salutare per la città. E forse perfino per loro.
Poi si vedrà. E se Bagnoli non funzionasse, si ricambierebbe. Come a Cascina.
Non è lo spirito di alternanza la vera forza di una democrazia?
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