Lo so, il Si è più semplice da motivare. Il NO invece richiede una spiegazione più approfondita. Per questo comincio dal primo referendum, quello su “indennizzo o reintegro per licenziamento illegittimo”, su cui dichiaro che vedo buone ragioni nell’una (indennizzo) e nell'altra (reintegro) posizione. Confesso che su questo quesito referendario, il n. 1, il mio ragionamento ha oscillato. Alla fine però ritengo che se si arriva ad un licenziamento riconosciuto illegittimo da un tribunale, il risarcimento monetario al lavoratore licenziato mi sembra la soluzione di compromesso (tra le parti) più ragionevole. E' vero che il lavoratore perde il posto in cambio del risarcimento. Ma lavorare in un contesto in cui il datore di lavoro non ti vuole (sia pure per ragioni giudicate illegittime) e passare anni in questo piccolo inferno psicologico, dove comunque uno deve vivere e lavorare, è un po' come voler tenere in piedi una relazione in una situazione di conflitto perenne. Ora non mi sfugge che ci sono diritti da tutelare, ma c’è anche del lavoro da fare, della produzione da garantire e c’è una relazione da gestire. E oggi più di ieri si può lavorare bene solo se le relazioni in un’impresa sono positive. Imprenditori e lavoratori devono poter operare in un clima di reciproco ragionevole rispetto. Se questo clima salta, se si finisce davanti ai giudici, ripristinare la situazione originaria è quasi impossibile. Per questo il risarcimento mi sembra il compromesso (tra le parti) migliore.
Sugli altri tre referendum i miei SI sono invece netti e non richiedono molte spiegazioni.
Così voterò SÌ al quesito numero 2 che vuole ripristinare maggiori tutele per i lavoratori delle piccole imprese.
SÌ anche alla riduzione del lavoro precario (quesito n. 3). Il lavoro precario può essere utile e perfino, in alcuni casi, necessario, ma deve essere sempre adeguatamente e costantemente motivato. E non dovrebbe mai superare una certa durata.
Sono infine favorevole ad aumentare la sicurezza sul luogo di lavoro (quindi SÌ anche al quesito n. 4). Anche se il problema maggiore su questo punto resta la presenza dei controlli pubblici e la capacità di sanzionare duramente chi non rispetta le norme di sicurezza.
Aggiungo infine che comunque la si pensi sui singoli referendum, è opportuno andare a votare ed esprimere le proprie scelte. Partecipare è sempre una buona maniera per rafforzare la democrazia.
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