mercoledì 7 maggio 2025

L’EUROPA E L’IDEA DI POTENZA

Per chi fosse seriamente interessato ad approfondire tutto il complicato antefatto che precede la proposta del REARM EUROPE, avanzata a marzo 2025 dalla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Layen, segnalo un faticoso ma puntuale e ben fatto libretto di storia. Si tratta di uno studio di 200 pagine circa, elaborato dallo storico Antonio Missiroli, intitolato “L’Europa come potenza. Diplomazia, sicurezza e difesa”, e pubblicato da Il Mulino, nel settembre del 2022.

Missiroli è stato consigliere alla Commissione Europea, direttore dell’Istituto per la sicurezza dell’UE, nonché segretario aggiunto della Nato. Ha insegnato a Sciences Po a Parigi, al Collegio d’Europa di Bruges, a SAIS Europe e alla Scuola Sant’Anna di Pisa.
Formatosi come storico, Missiroli è stato poi un funzionario della UE e della NATO e quindi ha toccato con mano, almeno negli ultimi 25 anni, la complessa evoluzione dell’oggetto del suo libro.
Il volume parte dalla storia della CED e dei progetti di un esercito europeo, obiettivi tanto voluti anche da Altiero spinelli, fatti però deragliare nel 1954 dalla Francia (ma insieme ad altri stati europei). Si concentra poi sulle complesse e controverse tematiche della sicurezza e della difesa europea dalla metà degli anni ‘80 in poi ed in particolare sulla dissoluzione del blocco politico-militare sovietico dell’est Europa per arrivare fino ad oggi.
Missiroli con grande abilità e competenza ci porta tra le commissioni di studi, i gruppi di funzionari e gli incontri dei politici che negli ultimi trent'anni hanno maneggiato, tra istituzioni europee e NATO, il groviglio di azioni che si sono intrecciate intorno alla volontà europea di giocare un ruolo di potenza sullo scacchiere internazionale e tenta di chiarire quale fosse questo ruolo e come si sia cercato di organizzarlo.
Ne esce un quadro storicamente complicato, perché per un non addetto ai lavori non è facile districarsi nelle vicende (fatte anche di innumerevoli relazioni e di tantissime sigle) che Missiroli racconta con una mano sicura ed efficace, ma chiedendo al lettore di impegnarsi a seguirlo nei vari luoghi dei poteri europei.
Il testo (andato in stampa nel settembre del ‘22) giunge anche ad abbracciare il tema del ritorno della guerra in Europa con l’invasione russa dell’Ucraina.
Va detto che il volume non fornisce certezze sulle vicende attuali, ma si limita a descrivere l’arzigogolato e per ora irrisolto percorso verso una difesa europea e il sostanziale appalto di questa sicurezza e della difesa europea agli Stati Uniti d'America.
E' insomma una ricostruzione che conferma (senza sottolinearla mai troppo) la “sudditanza” europea verso gli USA e la tortuosità e per certi aspetti la caoticità del cammino europeo verso la costruzione (tutt’altro che raggiunta) di un ruolo qualificabile come potenza europea: una potenza dotata di una propria diplomazia, una propria struttura di “intelligence” e di un proprio apparato militare di difesa.
La recente guerra russo-ucraina e le modalità del sostegno europeo all’Ucraina certificano infine non solo la lentezza del cammino percorso, ma anche le incoerenze, le contraddizioni e le fragilità soprattutto realizzative delle istituzioni europee rispetto all’obiettivo della sicurezza.
E chi leggerà il testo di Missiroli comprenderà meglio i mille meandri che la difesa europea presenta e che la stampa cartacea, i talk show televisivi e i social neppure trattano o lo fanno con molta superficialità.
Ripeto, il testo non è semplice, ma quando mai capire in profondità le cose si rivela un atto facile e senza impegno?

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