giovedì 29 maggio 2025

PARCO VILLA CRASTAN CHIUSO ANCHE TUTTO IL MESE DI MAGGIO

Come previsto, continua la CHIUSURA, salvo sporadicissime occasioni e per privatissime occasioni, del Parco della Villa CRASTAN, nel cuore di Pontedera.

Nonostante i cospicui contributi che il Comune continua a dare alla Fondazione cultura, ufficialmente gestore della ex dimora storica dei CRASTAN (mentre la retrostante dépendance è stata concessa alla Fondazione Charlie), nessun lavoro di sistemazione importante del parco è stato realizzato, in particolare sul giardino davanti alla villa, che di sicuro è un bene tutelato ai sensi della normativa nazionale sui beni culturali.

Ma soprattutto occorre ribadire che il parco della villa, luogo apprezzatissimo in passato da bambini, da giovani e da anziani, per la parte che si affaccia su via della stazione vecchia, continua ad essere rigorosamente CHIUSO.

L’utilizzo privatizzato di questo spazio pubblico, proprietà fino dalla metà degli anni ‘60 di tutta la comunità pontederese, continua ad essere un mezzo mistero gestionale, su cui non è stata resa alcuna comunicazione chiara da parte di una amministrazione ciarliera ma solo su quello che le torna più comodo dire.

Sulla sorte del parco di Villa CRASTAN continua invece un assordante silenzio e soprattutto continua la chiusura di questo spazio che non è spiegabile, visto che ormai va avanti di molti mesi, senza una motivazione plausibile.

Ed è un peccato che i cittadini pontederesi accettino questa situazione senza protestare con il Comune, comunque proprietario del bene.

Mentre non meraviglia affatto il silenzio della consulta cittadina del centro città, che per altro non risulta essere stata neppure rinnovata (e per cosa, poi?) a un anno ormai dalle elezioni amministrative. Indizio questo inequivocabile di una vita amministrativa asfittica come è noto ai più.

Del resto è sempre la carenza di senso civico a favorire le gestioni un po' poco chiare dei beni pubblici come è il parco di Villa CRASTAN.

Ma ovviamente anche lo stato autocratico della vita “politica” cittadina ci mette del suo.

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