Credo che sia bene andare a votare per i referendum. Tutti. Esercitare la democrazia e partecipare attivamente alle scelte pubbliche fa buono a noi (singolarmente) e alla società nel suo complesso. Favorire l'astensionismo, per ragioni opportunistiche, ovvero per evitare di raggiungere il quorum sommando gli indifferenti ai NO, mi pare un vecchio modo furbastro di essere italiani. Un trucco. Da deprecare. Difficile da estirpare, certo, ma, ripeto, deprecabile.
Sul referendum che accorcia a 5 anni la possibilità di richiedere la cittadinanza italiana voterò SÌ all'abrogazione della norma prevista dal quesito.
Credo che l'Italia debba integrare meglio e soprattutto formare al meglio tutti coloro che, qualunque sia la loro provenienza, intendono diventare cittadini italiani e hanno i requisiti e il coraggio per farlo. E penso che si debba facilitare il percorso di questi volenterosi.
Gli stranieri in attesa di cittadinanza da cinque anni meritano di ottenere questa possibilità. Per loro e per i loro figli.
So bene che una parte degli italiani la pensa diversamente da me. Il referendum è quindi lo strumento migliore per mostrare qual è il pensiero maggioritario nel Paese. Mi auguro quindi che il quorum venga raggiunto.
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