IL CAMPEGGIO ABUSIVO DI VENTIMIGLIA, RENZI, HOLLANDE E IL SOCIALISMO REALE
Non so se il campeggio abusivo di Ventimiglia, aperto da una decina di giorni sotto gli occhi del mondo, costituisca il famoso ed un pò assolato piano B con cui Renzi pensa di fronteggiare all'italiana un frammento del complesso fenomeno migratorio che sta investendo anche il nostro paese. Mi rendo conto che le cose sono complicate e sono contento di non essere né Renzi né Alfano, perché dovendo loro prendere delle decisioni effettivamente non sembrano dare una grande prova di sé. Una cosa però se fossi stato il padre di tutti i rottamatori e se fossi stato un membro importante del partito socialista europeo, una cosa l'avrei fatta. Anziche' zuzzurellare tra i padiglioni dell'Expo mano nella mano con Hollande, avrei preteso di riunire i principali leader politici di ispirazione socialista a Ventimiglia, cioè almeno Renzi stesso ed Hollande, e non avrei chiuso la riunione senza una decisione operativa che Renzi e Hollande avrebbero potuto far discutere sia in sede politica dai loro rispettivi partiti socialisti e democratici, entrambi aderenti all'internazionale socialista, un tempo si chiamava cosi, e poi in sede parlamentare. Entrambi guidano Nazioni. Invece il leader maximo di tutti i rottamatori si è limitato a girellare con Hollande per l'expo e a sparare le peggio banalità nella conferenza stampa trasmessa in tv sul campeggio abusivo di Ventimiglia, insinuando nella nostra mente che il socialismo reale ai cui valori i partiti di Renzi e quello di Hollande dicono di ispirarsi non sappia cosa dire ai disperati di Ventimiglia. O sono Renzi e Hollande che non sanno che pesci prendere?
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