L'OSCURATOR DI LAPIDI FINALMENTE PARLA CHIARO. LE LAPIDI LE RIVEDREMO QUANDO DECIDERA' LUI
Passate le elezioni, il sindaco della roccheggiante città sveva ha ritrovato coraggio e ha deciso di parlare. Naturalmente solo alla stampa. Che dice? Che le lapidi sulla strage del duomo per il momento le rivedremo.... col binocolo. Saranno lunghi i tempi per ricollocarle, ha dichiarato ai giornalisti. Non possiamo agire in fretta. Odia chi lo pressa. O non aveva detto che in poco tempo sarebbero tornate visibili? Ma dove? Ma quando? Ci vorrà tempo. Bisogna fare le cose ammodo. A toglierle si fa presto, ma rimetterle è un altro paio di maniche. Ma la sovrintendenza non gli ha chiesto di risistemarle subito in un posto visibile e accessibile a tutti? Non risulta. Di sicuro però due mesi fa il gruppo consiliare del pd di San Miniato ha presentato una mozione con cui impegnava il sindaco a rendere nuovamente visibili le lapidi entro il prossimo 22 luglio, anniversario della strage. Poi il sindaco venne ricoverato in ospedale e la mozione non fu discussa. Ora la mozione del pd arriverà in consiglio comunale l'11 giugno. Ma il sindaco ha già risposto ai maggiorenti del suo partito a mezzo stampa dicendogli che non si facciano illusioni; che per il 22 luglio di rimontare le lapidi in pubblico non se ne parla proprio. Del resto le lapidi non sono mica la sacra sindone, pare abbia commentato il rottamatore gentiluomo. E subito dopo s'e' chiesto: ma poi a questi del pd, chi diavolo gli sembra di essere? Non pensaranno mica di dirmi cosa devo fare?
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