QUALCHE RIFLESSIONE SUL BIBLIOLANDIA DAY NUMERO 4 DI CASCINA
Sulla pagina di facebook della Rete Bibliolandia ho postato questo commento.
Solo il tempo ci dirà se la giornata di Cascina di oggi segnera' un ulteriore passo avanti nello sviluppo dei servizi della Rete bibliolandia. Quello che è certo è che oltre 120 persone, di cui ben 3 con le stampelle e il gesso, una perfino con ferri sporgenti in una gamba, si sono trovate per ascoltare comunicazioni sul sistema bibliotecario della provincia di Pisa ed hanno forse capito quale complessità organizzativa e quale pluralita' di soggetti stia dietro una rete di 48 biblioteche, 500.000 volumi, 220.000 prestiti annui, 20.000 utenti attivi, il tutto funzionante quasi come un corpo unico. In effetti tecnologie e capacità di cooperare sono in grado di far funzionare Bibliolandia come un banca prestalibri e promuovi lettura con 48 sportelli. Ma solo le soft skills dei bibliotecari e il loro potenziale empatico e sinaptico ci faranno fare un vero balzo in avanti e ci faranno funzionare come un soggetto unico e coerente nei confronti dei lettori. Grazie ai bibliotecari di Cascina che hanno messo a disposizione la sede e un pò di merenda, grazie agli intervenuti, alle cooperative, ai volontari, alle associazioni di lettori, ai lettori singoli e non associati, agli insegnanti che collaborano con la rete e ci aiutano a far leggere i loro allievi. Grazie a Laura Martini che ha vinto le elezioni di bibliotecaria dell'anno. Grazie al sindaco di Calcinaia, Lucia Ciampi, che ha fatto un discorso coraggioso sul futuro della Rete e a Alessandra Nardini, consigliere regionale, che ha partecipato ai lavori con un intervento puntuale. Grazie a tutti quelli che hanno cooperato a far riuscire la giornata. Sono stati molti. Se riusciranno a fare squadra, il futuro della lettura e delle biblioteche è garantito.
Poi sono intervenuto con un ulteriore commento in relazione ad un articolo di gonews.it su Cascina
Fare Rete è un'impresa difficile, anche per chi, come me la coordina. Credo che ieri tutti i presenti abbiano ascoltato la pluralità delle voci, delle diversità, dei ruoli, dei modi di pensarla e di vedere i servizi. Come ha dimostrato l'intervento di Gabbrielli in questi anni, almeno dal 2010, la rete bibliolandia è cresciuta avendo a disposizione risorse che nel 2015 però si sono parzialmente ridimensionate, ma senza subire forti traumi, tranne che in pochi casi. Nessuno di noi del resto può imporre a Regione toscana di mettere più soldi o a questo o a quel comune di rimanere dentro la rete, di avvalersi di certi servizi e così via. La rete insomma è un organismo vivo che deve adattarsi alla volontà dei suoi 36 enti finanziatori, deve cercarsi finanziatori straordinari e poi soddisfare al meglio lettori ed utenti. Quello che occorre è che rispetto a questo gioco complesso e articolato gli operatori tutti, ma non solo i singoli bibliotecari e archivisti, bensì anche le loro organizzazioni di riferimento, sappiano recitare al meglio il proprio ruolo. Ma anche questo non è facile ottenerlo. Ovviamente tutti sono più contenti nei periodi di maggiori risorse che in quelli di penuria. Per questo sulle dinamiche della Rete servono riflessioni che guardino anche ai movimenti complessivi e non solo ai casi particolari. Se se guarda in questa maniera la rete anche le sforbiciate si ridimensionano e magari si notano crescite, capacità di parare situazioni critiche e altre cose di questo tipo. Tanto che mi azzarderei a dire che per ora le dinamiche complessive sono complessivamente buone per il 2016, al netto di poche criticità. Fare meglio però è solo in parte nelle nostre mani. Il che non diminuisce il nostro impegno. Quanto alla richiesta che ho dovuto fare ieri ad andrea brotini e a francesca rossi di rinunciare ai loro interventi per riequilibrare la giornata che stava diventando troppo lunga, me ne scuso pubblicamente. Chi gestisce eventi, per cercare di far contenti un po' tutti, qualcuno finisce immancabilmente per scontentarlo. Spesso, come ho detto personalmente ad andrea, si chiedono sacrifici agli amici. Ribadisco le scuse. Ma guardiamo avanti.


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