Bella presentazione a Palaia del libro di Roberto Boldrini sul rapporto tra Marti e il capoluogo ad inizio '900
I libri servono eccome per parlare di politica e di cultura, anche quando trattano di argomenti di cento anni fa. Così in una sala consiliare gremita e attenta, il sindaco di Palaia e la prof. Simonetta Soldani (Università di Firenze) hanno presentato e commentato stamani il testo che Boldrini ha faticosamente dedicato alle vicende politiche amministrative che hanno legato Marti (la frazione) e Palaia (il capoluogo) ad inizio novecento. Così ecco uscire fuori dalle pagine del libro il governo e la logica amministrativa della borghesia agraria toscana, che trovava nei rapporti mezzadrili il suo perno. Ecco le figure intermedie, la borghesia delle professioni, con personalità come quella del medico Gregorio Soldani; ecco i cattolici, i socialisti e molti altri. Ecco le vicende di due borghi rurali della Toscana sospesi tra Pisa e Firenze con i loro affanni, le loro piccinerie, ma anche le grandezze e le speranze. È una storia di provincia quella che ci racconta Boldrini, ma ricca e vivace, per chi è curioso di sapere e di capire e dunque per chi avrà la voglia e la forza di leggere le 150 pagine fitte che Boldrini ha scritto con pazienza certosina. Che il pubblico gliene renda merito.
Ma tra le diverse osservazioni che sono venute dal pubblico, ne riprendo una che ha proposto l'ex sindaco di Pontedera ed ex deputato alla Camera, il socialista Giacomo Maccheroni. Quella della trasmissione della memoria. Senza un lavoro svolto insieme dalle scuole e dalle amministrazioni locali, la memoria civile inevitabilmente si perde. Libri come quelli di Boldrini possono invece servire non solo a consevarla, ma anche ad arricchirla. A patto però che si costruisca una vera strategia di comunicazione e che si mettano in piedi buone relazioni tra scuola, amministrazione, famiglie, ragazzi. Solo in questo modo infatti questa storia densa, complessa, formicolante, arriverà ragazzi e forse loro ci rifletteranno sopra e si sentiranno parte di una lunga vicenda.
Ma comunque vada a finire, onore a Roberto Boldrini che ha tolto dall'oblio molti martigiani e tanti palaiesi destinati altrimenti a rimanere sconosciuti e che invece da oggi vivono nelle belle pagine di Boldrini, che si leggono bene anche sui tablet e sugli ereader e che possono viaggiare veloci nel mondo del web e perfino atterrare, veri colpi di fortuna, sui telefonini dei ragazzi.

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