Il voto referendario piaccia o non piaccia ha una doppia valenza
Oggi pomeriggio discutendo di referendum in un bar con una cara amica che probabilmente voterà no, concordavamo almeno su un fatto. Il voto referendario non può essere disgiunto dal giudizio sul governo. E' un voto binomio. Fatto della somma di due parti, entrambe con un proprio peso specifico. Per questo, al di la delle dichiarazioni retoriche, ognuno dovrà fare una doppia valutazione. Dovrà decidere se questa riforma costituzionale lo convince oppure no. Poi dovrà chiedersi se vuole mandare avanti questa esperienza di governo oppure no. Quindi dovrà combinare le due risposte e vedere che esito viene fuori. Se escono due si, votare sarà facile. Così come se compaiono due no. I guai si presentano per quelli che rispondono con un si e con un no. Molti uomini di destra e diversi grillini si trovano in questa situazione contrastata, mentre nel centrosinistra c'è più compattezza sia sul no che sul si. Penso quindi che sarà l'ItaIia di centrodestra a determinare l'esito del referendum, come hanno dimostrato le parole confuse e alla fine ritrattate di Berlusconi.
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