Roberto Favilli, bibliotecario di Pontedera
Ho appreso con un certo ritardo della morte avvenuta a Pisa, dopo una breve malattia, di Roberto Favilli, bibliotecario di Pontedera e della Rete Bibliolandia, in pensione da pochi anni.
Roberto è stato uno dei bibliotecari che più hanno contribuito alla costruzione della Rete Bibliolandia. Ricordo che la Rete Bibliolandia si è appoggiata alla fine degli anni '90 su una rete più piccola che comprendeva alcune biblioteche della Valdera, di cui Favilli era il punto di riferimento.
Fino alla nascita dell'Unione Valdera (2008), Roberto si è occupato degli atti amministrativi della Rete, che in quel periodo passavano attraverso il Bilancio del comune di Pontedera (e i suoi uffici). E' stato lui a gestire, con pazienza certosina, le complicate e noiosissime, ma indispensabili, pratiche burocratiche che stavano e stanno dietro ai servizi che la rete eroga alle biblioteche (trasporto di libri, acquisto di libri, promozione della lettura, gestione del software, catalogazione).
Un apporto rilevante Roberto ha dato soprattutto nella gestione delle banche date CDS/ISIS che sono state il perno del precedente catalogo internet delle nostre biblioteche. Del resto Roberto maneggiava il software CDS/ISIS con una sua speciale abilità.
Con lui ricordo poi di aver combattuto due battaglie culturali importanti relative alla Rete: la prima è quella che portò alla nascita della Rete Bibliolandia che certi "amici pisani" non volevano né che nascesse né che avesse il baricentro tra Pontedera e San Miniato. Contro questi amici ingaggiammo anche un confronto aspro sull'uso di quel dinosauro informatico che era CDS/ISIS; un dinosauro che però oltre a funzionare benino (anche se non come altri software più blasonati) aveva il pregio (per noi importantissimo) di costare pochino e di dialogare comunque col MOP Pisano (mentre altri software pisani avevano costi... inarrivabili per le nostre povere tasche). Anche in questa battaglia culturale Roberto fu strategico. Una decina di anni dopo conquistammo insieme il secondo traguardo importante: quello che traghettò la Rete dal software CDS/ISIS al nuovo fantasmagorico Clavis, il software che ha enormemente potenziato i servizi catalografici della Rete. La gara per l'acquisto del software, con tutte le sue infinite procedure (capitolati, punteggi, costi, requisiti, ecc.) fu istruita anche da lui e la sua competenza (insieme al lavoro di analisi che aveva compiuto prima del 2011) fu preziosa per tutti.
Certo Favilli era un uomo schivo. Uno che non voleva apparire. A cui non piaceva rivendicare meriti. Un generoso a cui non interessavano le medaglie. Forse non apprezzerebbe affatto questo breve ricordo. Ma io ho sentito il bisogno di scriverlo. Per le persone che lo hanno conosciuto. E poi per tutti quelli che oggi utilizzano i servizi di Bibliolandia e magari pensano che sia stata una passeggiata arrivare fin qui. No, non è stato affatto facile; e se oggi i lettori della provincia di Pisa possono consultare sul pc o sullo smartphone il catalogo delle biblioteche che hanno sotto casa, navigando tra 2.000.000 di titoli, se con un clic possono prenotare un libro e farselo arrivare presso la biblioteca più comoda, questo è anche frutto del lavoro e dell'impegno di Roberto Favilli. E almeno a me fa piacere che questa cosa si sappia. Concludo dicendo che lui è stato anche per trent'anni e più uno dei punti di riferimento della biblioteca comunale di Pontedera. Ma questo è un altro pezzo della sua storia, una storia che dalla fine degli anni '90, come ha scritto anche Franco Neri, si è sempre di più intrecciata a quella della Rete (roberto cerri).
Nessun commento:
Posta un commento