Passeggiata a mare / Maria Velia Lorenzi Bellani (Carmignani editore, 2017).
Scrittura piana e fluida, pennellate che scorrono bene sulla tela, poche sorprese e nessun graffio. Tutto corre sul filo della memoria, del ricordo, con un sentimento acuto e una nostalgia controllata per ciò che poteva essere e invece non è stato. I racconti sono pervasi da un senso di rinuncia (Tecla) e a tratti di delusione. Ma senza drammi. Come se le cose non potessero andare che in una certa maniera. Eppure alcuni dei personaggi dei racconti si interrogano sul senso delle cose e della vita. Ma senza affanno. I racconti sono quasi tutti declinati al femminile e abbracciano un periodo che va dalla guerra a oggi, o quasi. Dentro i racconti c'è però molto passato. Aggiungo infine che nei testi c'è poca "pisanità" e me ne sarei aspettata di più. Parlo di pisanità nel senso buono del termine. Di una città che non sia solo sfondo, ma luogo di incontri e di occasioni. Ma forse non poteva che essere così.
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