venerdì 16 febbraio 2024

IL FUTURO DELLE ILLUSIONI PERDUTE

Carlo Dal Canto, già docente negli istituti superiori di Pontedera, fondatore della rivista “BIOETICA. Rivista interdisciplinare”, ha scritto e pubblicato un saggio in cui affronta le principali questioni della società contemporanea. Il libro si intitola “Il futuro delle illusioni perdute. Fra essere e divenire restare umani in un’epoca di transizione”, p. 345. 

Si tratta di un testo stimolante per le fonti e la letteratura studiata e citata, per la qualità della scrittura e per l’abilità nel tenere insieme il corposo materiale e le tante tematiche. 

Il libro infatti fornisce spunti e riflessioni sugli aspetti della vita collettiva e sociale e sul ruolo e sulle responsabilità dei singoli individui. 

Il nocciolo duro e il perno dell'opera è l'idea che il mondo sia dominato da un mostro che porterà alla catastrofe l’umanità: questo mostro è il sistema capitalistico e la sua ideologia dominante, il neoliberismo.

Si tratta di una forza negativa che contamina e sottomette alle sue logiche degradanti tutto quello che tocca. Dalla società alla politica, dalla produzione del consumo, dalla religione all’etica, dalla cultura all’intrattenimento.

La letteratura che Dal Conto utilizza per i suoi ragionamenti va tutta in questa direzione.

E questo paradigma di analisi e di lettura della contemporaneità fa un po' scomparire gli Stati e le loro dinamiche interne ed esterne. A questi viene negata una sostanziale autonomia nell’agire.

Lo stesso vale per le religioni, tutte pesantemente condizionate nelle loro dinamiche dal capitalismo; ma anche per la scienza e le sue conquiste. Così dai vaccini agli antibiotici, dalla pillola al viagra, la rivoluzione medica che ha cambiato (e allungato) la vita umana e il modo di vederla e viverla risulta essenzialmente orientata dalle forze capitaliste e dal neoliberismo. Idem con l’evoluzione informatica fino all'intelligenza artificiale, anche queste lette non come forze dotate di una loro autonomia ma come strumenti di potere e di dominio.

Il mondo che descrive Dal Canto ricorda e aggiorna il mondo marcusiano ad una dimensione, tutto sottomesso a stringenti logiche mercantili.

La stessa innegabile crescita della libertà individuale e la rottura di molti vincoli sociali, la liberazione delle donne, la denatalità nei paesi ricchi e tra le popolazioni più acculturate, tutto appare come un prodotto del capitalismo o è riconducibile alle sue dinamiche negative

Ma da questo capitalismo e dall’ideologia neoliberista dominante si può in qualche modo uscire?  

La risposta disincantata di Dal Canto è sì e ipotizza un ruolo resistente e rivoluzionario di uomini di buona volontà, anticapitalisti, di diverse fedi politiche e religiose, distribuiti qua e là sul pianeta. Un po' poco, forse, per combattere un sistema così forte e pervasivo come quello disegnato dall’autore.

Il volume comunque è straordinariamente ricco di stimoli e di spunti su tanti aspetti della vita quotidiana e può essere letto con interesse e curiosità anche da chi non veda nel capitalismo e nell’ideologia neoliberista l’origine di tutti i mali. 

Copie del volume sono disponibili in Bibliolandia o possono essere acquistate presso le librerie pontederesi.

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